Pensione per i lavoratori precoci: una vantaggiosa opportunità, riservata solo a questi soggetti

Coloro che hanno iniziato a versare contributi molto presto, possono accedere alla pensione per i lavoratori precoci, con incredibili sconti contributivi.

La pensione per i lavoratori precoci è riservata a coloro che possiedono almeno 12 mesi di contribuzione effettiva prima dei 19 anni di età.

pensione lavoratori precoci
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La legge stabilisce il rispetto anche di ulteriori requisiti, tra cui la maturazione, entro il 31 dicembre 2026, di 41 anni di anzianità contributiva. Analizziamo, dunque, con attenzione la normativa e scopriamo a quali categorie di individui è concessa la facoltà di accedere al pensionamento in anticipo.

Consulta anche il seguente approfondimento: “Lavoratori precoci: quando possono andare in pensione? Requisiti e domanda

Pensione per i lavoratori precoci: non spetta a tutti

Un nostro Lettore ha gentilmente sollevato il seguente quesito:

Buongiorno. Ho 39 anni e 6 settimane di contribuzione e tra qualche giorno compirò 56 anni di età. Ho cominciato a lavorare a 14 anni e 4 mesi, come operatore socio- sanitario presso una RSA privata. Posso usufruire della pensione con 41 anni per i lavoratori precoci? In caso affermativo, la richiesta entro quando va effettuata? Vi ringrazio in anticipo.”

La pensione per i lavoratori precoci spetta a coloro che sono iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (o alle sue forme sostitutive), che hanno versato contributi prima del 31 dicembre 1995 e che hanno almeno 12 mesi di versamenti previdenziali prima del 19° anno di età. È necessario, inoltre, che si trovino in una delle seguenti situazioni:

  • stato di disoccupazione, a causa di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento (anche collettivo), dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale e che abbiano smesso di percepire l’assegno di disoccupazione da almeno 3 mesi;
  • possesso di invalidità civile, con una percentuale pari o superiore al 74%, debitamente accertata;
  • sono caregivers, da almeno 6 mesi, del coniuge o di un parente di primo grado convivente, affetto da handicap grave, ai sensi dell’art. 3, comma 3, della Legge n.104/1992;
  • svolgono attività lavorative gravose e usuranti, ai sensi del Decreto legislativo n. 67 del 21 aprile 2011. È richiesto, però, che lo svolgimento di tali mansioni sia effettuato da almeno 7 anni, negli ultimi 10 anni di attività, oppure da almeno 6 anni negli ultimi 7 anni.

Quali sono i lavori usuranti?

L’elenco dei mestieri gravosi è contenuto nella relativa Tabella Ministeriale. Nello specifico, possono andare in pensione con 41 anni di contribuzione, gli appartenenti alle seguenti categorie di lavoratori:

  • addetti alla “linea catena”;
  • lavoratori notturni;
  • conducenti di veicoli destinati al trasporto pubblico, con capienza totale non inferiore a 9 posti;
  • operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
  • conduttori di gru o di altri macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
  • conciatori di pelli e di pellicce;
  • conducenti di convogli ferroviari e personale viaggiante;
  • conduttori di mezzi pesanti e camion;
  • addetti alle professioni sanitarie ospedaliere, con lavoro che si svolge in turni;
  • lavoratori dediti all’assistenza di persone non autosufficienti;
  • insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido;
  • facchini e addetti allo spostamento merci;
  • personale non qualificato dedito ai servizi di pulizia;
  • operatori ecologici, raccoglitori e separatori di rifiuti;
  • operai del settore agricolo, della zootecnia e della pesca;
  • pescatori della pesca costiera, dipendenti o soci di cooperative;
  • lavoratori dell’industria siderurgica e lavoratori del vetro ad alte temperature;
  • marittimi a bordo e personale viaggiante.

Per tutte le informazioni aggiuntive, consulta il seguente articolo: “La pensione per i lavoratori precoci: le mansioni gravose per accedere a Quota 41“.

Il momento di decorrenza dell’assegno

I lavoratori che raggiungono tutti i requisiti previsti a partire dal 1° gennaio 2019, hanno diritto alla decorrenza dell’assegno pensionistico dopo 3 mesi dalla maturazione degli stessi. Coloro che, invece, maturano i requisiti anche attraverso il cumulo dei periodi assicurativi ai sensi della Legge 228/2012, raggiungono la decorrenza della pensione dal primo giorno del mese successivo all’apertura della cd. finestra.

La pensione anticipata per i lavoratori precoci non è cumulabile con i redditi da lavoro subordinato o autonomo, prodotti in Italia o all’Estero, e con ulteriori maggiorazioni stabilite per lo svolgimento delle stesse attività lavorative.

Come si presenta la domanda per la pensione per i lavoratori precoci

Per ottenere la pensione per i lavoratori precoci, bisogna inoltrare una domanda di riconoscimento del beneficio, entro il 1° marzo di ogni anno. Solo in seguito di approvazione della stessa, è possibile presentare la richiesta per la pensione anticipata.

Inoltre, le domande di riconoscimento del beneficio inviate dopo il 1° marzo, ma entro il 30 novembre, sono evase solo se ci sono risorse finanziarie residue.

La domanda si presenta telematicamente, tramite il portale dell’INPS. In alternativa, ci si può rivolgere:

  • al Contact center, chiamando il numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure lo 06 164 164 da rete mobile;
  • ai Patronati ed intermediari dell’Istituto previdenziale, tramite i servizi telematici offerti dagli stessi.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

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