Fondo pensione, si può cambiare? Attenzione alle clausole, non tutti sanno cosa succede

Cosa c’è da sapere sulla possibilità  del cambio fondo pensione per uno dal rendimenti maggiori: casi, costi e altri dettagli

Tanti aspetti destano attenzione in tema fondo pensione, c’è chi si chiede se si possa cambiarlo magari optando per uno dal maggior rendimento, oppure se il trasferimento abbia dei costi. I dettagli.

fondo pensione
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Quando si parla di fondo pensione si fa riferimento ad una forma di previdenza complementare che permette la creazione di una pensione integrativa. La possibilità di sottoscrivere tali fondi, spiega Money.it, viene avallata da parte delle Istituzioni.

Ciò dal momento che, con le diverse riforme delle pensioni, e soprattutto la legge Dini del ’95, via via nel corso del tempo gli assegni delle pensioni col contributivo si livelleranno sempre più verso il basso. Dunque, conviene avere un’altra entrata al mese.

Il tema pensioni infatti è sempre di rilevanza, così come l’andarci prima con modi e trucchi che magari non tutti conoscono: qui per saperne di più.

Per agevolare la sottoscrizione vi sono previste alcune agevolazioni di tipo fiscale, si legge. Vi è la possibilità di portare in deduzione sino a 5164€. Dunque, concretamente un risparmio sulle imposte, dal momento che va a ridursi la base imponibile.

I versamenti periodici nel fondo, all’interno dei quali è possibile convogliare anche gli importi maturati del trattamento fine rapporto, optando per non lasciarle in azienda, vengono investite dai gestori del fondo. E dovrebbero portare a guadagni.

Tuttavia, viene spiegato, negli anni recenti è successo che talvolta i lavoratori non abbiano assistito alla crescita dei risparmi. Ciò ha generato malcontento e da qui l’interrogativo sulla possibilità di cambio fondo pensione.

Fondo pensione, quali requisiti per il trasferimento

La possibilità di cambiare il fondo pensione senza perderci passa per 2ipotesi. Riguardo la prima, ciò avviene qualora si perdessero dei requisiti circa la permanenza nel fondo. Dunque, qualora sia avvenuta l’adesione ad un fondo pensione collettivo, però si perde il lavoro.

In tal caso, è possibile lasciarlo senza particolari problemi.

Altra ipotesi riguarda l’esigenza da parte del soggetto di lasciarlo per trasferire il denaro presso altra società. In tale casistica devono esser trascorsi 2anni di permanenza nel fondo.

Poi, al fine di procedere occorre che il nuovo fondo verso cui si è optato, sia riconosciuto quale forma previdenziale conforme al Dlgs 252/05. Si legge: “disciplina delle forme pensionistiche complementari“, e inerenti modificazioni successive.

E ancora, per la concretizzazione del trasferimento, occorre prima l’apertura di un nuovo rapporto al fondo di destinazione. Soltanto in tale modo si può fare materialmente il passaggio.

Nel caso per esempio di un fondo pensione presso una certa impresa di assicurazione, con l’intenzione di trasferire in una data banca, il soggetto dovrebbe prima occuparsi dell’apertura del fondo pensione nella banca. Successivamente sarà possibile compiere il passaggio.

Col trasferimento del fondo, il soggetto mantiene l’anzianità contributiva. Un aspetto dalla grande importanza dal momento che talvolta, al fine di vedersi riconosciuto dei vantaggi, bisogna aver maturato l’anzianità di contributi.

Trasferimento fondo pensione: come si chiede e quanto costa

Il soggetto intenzionato a compiere il trasferimento del fondo dovrà consegnare al cedente 2 documenti. Nel dettaglio, la richiesta di trasferimento sottoscritto dall’aderente. E poi l’autorizzazione del fondo cessionario al trasferimento.

I moduli, sono resi disponibili dal gestore del fondo.

Vi è modo anche di elaborare di proprio pugno la richiesta, però essenziale l’individuazione corretta dei 2 fondi, cedente e cessionario, insieme alla sottoscrizione. In tal caso sul web sono reperibili dei moduli da impiegare.

In molti casi i gestori fanno comunque richiesta di allegare alla documentazione, una copia del documento di riconoscimento.

Tempistiche trasferimento fondo pensione

Di solito le tempistiche circa il completamento dell’operazione di trasferimento richiedono quindici giorni. Tuttavia, la normativa stabile che il lasso di tempo entro cui il cedente ha modo di espletare la pratica è di 6mesi.

Quando sottoscritto il nuovo fondo, gli importi TFR da mettere da parte possono esser dirottate al nuovo. Ovverosia i vecchi contributi vanno trasferiti, ma le nuove somme maturate vanno nel nuovo, e dunque per il periodo che occorre al completamento dell’operazione, restano attivi sia l’uno che l’altro.

Money.it, si legge, sottolinea che nessuna norma vieterebbe il possesso di 2 fondi pensione.

Questione costo passaggio fondo

Il precedente gestore non trattiene percentuali oppure quote e non va ad applicarsi nessun tipo di tassazione sull’operazione, e neanche penali irrogate, si legge.

Ciò non significa tuttavia che non ve ne siano, di costi. Il primo aspetto da tener presente riguarda il foglio informativo dato quando sottoscritto il contratto. Qui devono esservi anche eventuali consti legati alla richiesta del trasferimento.

In genere nei costi vi sono le spese istruttorie, ed è il gestore a determinarne l’ammontare. Nella media, questi non sarebbero superiori ai trenta €.

Questi, alcuni dettagli generali al riguardo. Tuttavia è opportuno approfondire ed informarsi per saperne maggiormente. Anche tramite confronti con esperti del campo e professionisti.

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