L’assegno per inabilità spetta a vita? Occhio a questi importanti dettagli

La rendita diretta per inabilità permanente è una particolare prestazione Inail che spetta al lavoratore che patisce le conseguenze di una malattia o infortunio sul lavoro. Come funziona? E soprattutto può essere erogata vita natural durante? Facciamo chiarezza.

L’Inail, Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, è un ente pubblico non economico che si occupa dell’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

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Vari sono i suoi compiti tra cui quello di ridurre il fenomeno degli infortuni, anche gravi, sul lavoro e garantire tutti i lavoratori che compiono attività di lavoro con un qualche rischio collegato.

Altri compiti dell’Inail sono invece quelli di assicurare il reinserimento nella vita lavorativa degli infortunati sul lavoro e favorire le attività di ricerca, onde sviluppare metodologie di controllo e di verifica in campo di prevenzione e sicurezza.

Non solo. L’Inail versa altresì prestazioni economiche, sanitarie, socio-sanitarie e integrative ai lavoratori infortunati o affetti da malattia professionale (cd. lavoratori tecnopatici).

Ebbene, nel corso di questo articolo vogliamo vedere in che cosa consiste, in sostanza, la cosiddetta rendita diretta per inabilità permanente ma soprattutto vogliamo rispondere alla seguente domanda: cosa succede dopo dieci anni di percezione dell’indennità in oggetto? Vi è conferma o termina il sussidio? E’ una domanda che in molti si pongono e a cui occorre dare una risposta precisa. I dettagli.

Rendita diretta Inail per inabilità permanente: caratteristiche chiave

Come opportunamente indicato nel sito web Inail, siamo innanzi ad una prestazione versata per la minor attitudine al lavoro, a causa di postumi di inabilità permanente legati ad eventi antecedenti al 25 luglio 2000. Si tratta di un’indennità non soggetta a tassazione Irpef.

Sul piano dei requisiti della prestazione, ecco che cosa conta a riguardo:

  • causa lavorativa dell’infortunio o della malattia;
  • grado di inabilità permanente incluso tra l’11% ed il 100%, valutato sulla scorta delle tabelle allegate al Testo Unico in materia.

La decorrenza della prestazione si ha dal giorno posteriore alla guarigione clinica. Mentre l’Inail si occupa direttamente del versamento dopo l’accertamento del grado di inabilità.

Per quanto riguarda il calcolo della rendita, il suo importo è determinato sulla scorta della retribuzione incassata nell’anno anteriore alla data di infortunio o di manifestazione della malattia e sulla base del grado di inabilità riconosciuto.

Ovviamente l’importo della rendita Inail può variare nel corso del tempo – con aumento, diminuzione o cessazione – a seguito della variazione del grado di
inabilità. Ma anche rileva la rivalutazione annuale a partire dal primo luglio di ogni anno, sulla base della variazione effettiva dei prezzi al consumo, con decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Previsti aumenti anche in rapporto alle condizioni del nucleo familiare.

La durata della rendita diretta Inail e il caso della capitalizzazione

Attenzione al fattore durata, perché la prestazione Inail che prende il nome di rendita diretta per inabilità permanente vale per tutta la vita – a patto che il grado di inabilità acclarato non sia sotto l’11% – salvo successive revisioni.

Infatti la rendita non dura tutta la vita in caso di capitalizzazione della stessa. In particolare l’Inail liquida il valore capitale della rendita laddove, in ambito di ultima revisione, emerga un grado di inabilità incluso tra l’6% e il 15%:

  • dopo 10 anni dalla data di decorrenza della rendita da infortunio;
  • dopo 15 anni dalla data di decorrenza della rendita da malattia professionale.

Veniamo ora alla domanda iniziale. Ci si chiede cosa succede in caso di indennizzo della rendita Inail per inabilità permanente, trascorsi i dieci anni di revisione. Ebbene, abbiamo ricordato che la rendita o indennità in oggetto rappresenta una prestazione economica versata dall’Inail nel caso in cui il lavoratore o la lavoratrice abbia subito un infortunio o malattia professionale, dalla quale sia scaturita una inabilità permanente.

L’Inail ha avuto modo di chiarire nel proprio sito web che, una volta trascorsi i dieci anni di revisione rendita, per postumi inclusi tra il 6% e il 15% accertato vale l’indennizzo in capitale versato in una sola soluzione. Mentre dal 16% accertato a salire è erogata la rendita vitalizia. Ma appunto il grado di inabilità deve essere periodicamente valutato e accertato.

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