Nella bolletta della luce possono esserci errori con riferimento al pagamento del Canone Rai. C’è chi paga doppio e chi paga quando non dovrebbe, come rimediare alla situazione?
L’addebito del Canone Rai in bolletta può riservare amare sorprese. Fate attenzione alla voce di riferimento per non pagare più del dovuto.
Siamo arrivati alla conclusione del matrimonio tra Canone Rai e bolletta della luce. I nove mesi di pagamento a rate dell’imposta sono terminate e la prossima volta che corrisponderemo quanto dovuto sarà, probabilmente, in dichiarazione dei redditi 2023. Questo perché secondo le direttive europee ogni voce non strettamente connessa all’energia elettrica dovrà essere eliminata dalla fattura. E il Canone Rai è una di queste. Un sollievo per le famiglie perché questa cancellazione significherà pagare una bolletta più leggera di nove euro al mese. Non è molto ma con i rincari dell’energia elettrica in previsione ci si accontenta di qualsiasi riduzione. Attenzione, però, che a far lievitare i costi delle ultime fatture non sia stato un errore di addebito proprio del Canone Rai. Tanti contribuenti hanno denunciato, infatti, un pagamento doppio oppure di aver pagato la tassa pur avendo l’esenzione. Vediamo come rimediare.
I cittadini che detengono un apparecchio audio televisivo in grado di ricevere il segnale del digitale terrestre sono obbligati a pagare annualmente il canone RAI. Dal 2016 al 2022 l’importo di 90 euro è stato suddiviso in 10 rate da 9 euro da corrispondere tramite bolletta della luce per limitare il numero di evasori. Dal 2023 la modalità di pagamento – e forse anche l’importo – cambierà. Al momento, però, occorre controllare che l’addebito nelle ultime fatture sia corretto.
I contribuenti, quindi, sono chiamati a ritirare fuori tutte le ricevute delle fatture per sommare gli importi accanto alla voce del pagamento del Canone Rai. Se la cifra risulterà più alta di 90 euro significherà che c’è stato qualche addebito di troppo. Allo stesso modo chi è esente dal pagamento (i non possessori di televisori, gli over 65 con redditi inferiori a 8 mila euro, i diplomatici stranieri e i militari) dovrà verificare che per sbaglio non sia stata scalata la quota con riferimento al Canone.
In caso di appurato errore, il contribuente potrà chiedere il rimborso alla RAI. La segnalazione potrà essere inoltrata mediante compilazione di un apposito modulo svolgendo la procedura telematicamente. La piattaforma di riferimento è quella dell’Agenzia delle Entrate.
L’alternativa all’invio telematico è la raccomandata con ricevuta di ritorno. Il modulo dovrà essere spedito all’indirizzo Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – casella postale 22, 10121 Torino.
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