BTP a 10 anni: il mercato rallenta ed è un buon momento per investire in Titoli di Stato a breve scadenza

Attualmente i BTP a 10 anni sono ottimi come investimento. La causa l’effetto dell’inflazione e della svalutazione sui titoli.

Come è noto, malgrado la FED (la banca americana) abbia aumentato i tassi di interessi, l’inflazione è ancora oltre 8%. Non accenna a scendere e i risultati ancora non arrivano.

btp 10 anni
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Per questo motivo, si pensa ad un nuovo rialzo a novembre e a dicembre. Il motivo è portare il costo del denaro in area 5%. Ma una sorpresa aspettava gli investitori all’apertura dei mercati della nuova settimana. Un lieve rallentamento che si può notare solo sui titoli a breve scadenza come i BTP a 10 anni. Gli altri, invece, continuano a essere pressati dai cambiamenti dei mercati.

BTP a 10 anni: il mercato rallenta ed è un buon momento per investire in titoli a breve scadenza

È il BTP a 10 anni che lunedì viaggiava un po’ più basso del 4,75%; come si ricorderà nelle scorse settimane, aveva un range tra il 4,30% e il 4,80%. Anche se, dopo l’annuncio della Germania di una apertura (e la chiusura) verso il debito comune contro l’aumento dei gas, il titolo era sceso a 4,10%.

In pratica, il rendimento del titolo decennale supera la media storica. Infatti, alla fine degli anni Novanta, quando l’euro era appena entrato in Europa, il rendimento di un BTP a 10 anni era del 4,05%. Oggi, come detto in precedenza, è del 4,75%.

Niente sembra prevedere che in Italia nei prossimi anni l’inflazione cresca ancora con i tassi attuali, anzi gli esperti pensano (e sperano) in un rallentamento nei prossimi mesi. Anche se il governo Draghi ha stimato il tasso dell’inflazione italiana del 4,3% per il 2023, ovvero più del doppio di quella stabilita dalla BCE. Ma era il quadruplo della media decennale prima del Covid.

Di conseguenza, con un tasso così elevato il BTP a 10 anni risulta svalutato dall’inflazione e per questo molto venduto. Però l’effetto dell’inflazione, come più volte detto, si dirada sulle lunghe scadenze. Per esempio, un BTP a 30 anni che offre già un rendimento del 4,50% ha comunque un ottimo investimento ma solo se l’inflazione restasse così alta per un lungo periodo: magari decenni. Cosa che a oggi si spera non succeda.

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