Bonus Irpef alle Forze armate: l’importo della defiscalizzazione fa aumentare la busta paga

Il personale delle Forze Armate potrà godere del bonus Irpef (o defiscalizzazione) così come stabilito dal DPCM del 4 agosto 2022.

Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 29 settembre 2022 conferma il limite di reddito per gli aventi diritto.

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Infatti, sarà riconosciuto entro la soglia dei 28.974 euro. nello stesso tempo, però, si riduce l’importo Irpef: dai 609 euro dell’anno precedente si passa ai 491 euro.

Bonus Irpef alle Forze armate: ecco l’importo della defiscalizzazione

Il bonus Irpef è riconosciuto sul trattamento economico accessorio che consente di ridurre l’imposta dovuta. La defiscalizzazione è un’agevolazione erogata alle Forze armate in base alla specificità dell’impiego svolto.

L’importo spettante è deciso anno per anno tramite un apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) pubblicato poi nella Gazzetta Ufficiale.

Nel 2022 non cambia il limite della soglia di reddito da lavoratore dipendente fissata fino a 28.974 euro. Cambia invece, come detto in precedenza, l’importo: nel 2021 spettavano 609 euro per 94mila beneficiari; nel 2022 491 euro per 83.230 beneficiari. Questi sono individuati in base alle Certificazioni Uniche relativi ai redditi dell’anno 2021.

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Le risorse stanziate per questo bonus sono poco più di 40 milioni invece dei 57 milioni stanziati lo scorso anno. Risorse che andranno suddivise tra il personale delle Forze armate, tra cui:

  • capitanerie di porto;
  • polizia;
  • personale volontario non in servizio permanente o percettore del trattamento economico della paga.

Come sarò erogato

La modalità di erogazione del bonus Irpef per le Forze armate è contenuta nel DPCM del 29 settembre 2022. Il contribuente dovrà inserire lo sconto sulle imposte in un’unica soluzione anche in sede di conguaglio fiscale corrisposto nel 2022. L’imposta lorda sarà calcolata sul trattamento economico accessorio e dovrà comprendere le indennità di natura fissa e continuativa.

Qualora il bonus non dovesse rientrare nell’imposta lorda, la parte eccedente potrà essere fruita come detrazione Irpef dovute sulle retribuzioni del 2022 e soggetta a tassazione separata.

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