I buoni fruttiferi postali sono scelti dagli italiani perché considerati sicuri. Si presentano sia nella forma cartacea sia dematerializzata.
Attualmente investire il denaro in buoni postali è molto saggio. Questo perché a causa dell’inflazione conservare i soldi sul conto corrente non è prudente.
Come denuncia l’Ufficio Studi Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre CGIA l’inflazione, considerata una tassa nascosta, costa agli italiani circa 92 miliardi di euro.
Molti forse non sanno che a causa dell’inflazione i soldi sul proprio conto corrente perdono di valore. In pratica, con i soldi che accantoniamo ora, in futuro non potremmo avere gli stessi servizi che abbiamo oggi.
Per evitare che il proprio denaro perda valore possiamo investirlo nei buoni fruttiferi postali. Ma quali scegliere?
Lasciando da parte i buoni di breve scadenza, ovvero il Buono 3 anni Plus e il Buono 3×2, sarebbe più conveniente che il risparmiatore investisse su buoni a lungo termine. Ce ne sono tre.
Il primo è il Buono ordinario con scadenza 20 anni e con gli interessi che maturano solo dopo il primo anno dalla sottoscrizione. Poi ogni bimestre, ossia saranno pagati ogni due mesi. Alla scadenza il rendimento effettivo annuo lordo è del 2%.
Poi c’è il Buono 3×4 con scadenza 12 anni con gli interessi che maturano dopo tre anni e il rendimento effettivo annuo lordo è del 2%
Infine, l’ultimo buono a lungo termine è il Buono 4×4 che a una scadenza a 16 anni. In questo caso gli interessi maturano dopo il quarto anno e il rendimento effettivo annuo lordo è del 3%.
Sul sito di Poste Italiane nella pagina dedicati ai buoni postali dopo aver scelto i prodotti è possibile sapere quanto varrà il titolo nel lungo termine.
In pratica, si aprirà una schermata con i valori degli importi netti (ovvero il rimborso) alla scadenza dei buoni scelti. Tra altro è possibile anche fare un confronta tra i buoni per capire meglio qual è il buono fruttifero postale migliore.
Per esempio, ecco quanto si guadagnerà per ciascun buono se investiamo 5.500 euro. Con il primo, il Buono ordinario il rimborso al netto a scadenza sarà di 7.842,54 euro. Invece, con il Buono 3×4 sarà di 6.790,91 euro e, infine, 8.410,15 euro se investiamo nel Buono 4×4.
Per molto tempo il controllo di gestione è stato percepito come una funzione “di supporto”,…
Un accredito inatteso ha reso la pensione di dicembre più ricca per centinaia di migliaia…
Ricevere un rimborso dal modello 730 quando non si ha un datore di lavoro o…
L’Isee 2026 entra nella sua fase cruciale: entro il 31 dicembre 2025 occorre aggiornare l’attestazione…
Molti lavoratori scoprono solo all’ultimo momento che la pensione non arriva perché manca un contributo,…
Con il saldo IMU 2025 alle porte, la scelta del codice tributo corretto diventa decisiva…