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Economia

Superbonus e Poste Italiane, la cessione dei crediti è realtà: il sogno può avverarsi

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Poste Italiane accetta la cessione dei crediti legata al Superbonus ma solo rispettando specifiche condizioni. Scopriamo quando il sogno può diventare realtà.

Ristrutturare casa con efficientamento energetico cedendo i crediti a Poste Italiane è possibile. Analizziamo i dettagli della ripartenza.

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Privati, imprese e liberi professionisti possono cedere il credito a Poste Italiane a condizione di aver sostenuto le spese nell’ambito di prime cessioni. Il tutto con riferimento agli interventi ammessi al Superbonus 110% o ad altri Bonus edilizi. La ripartenza della misura, dunque, è cominciata grazie all’azienda italiana. La piattaforma è utilizzabile anche adesso per procedere con la cessione a condizione che si rispettino determinate condizioni. I paletti imposti, in realtà, sono limitanti ma necessari per il corretto funzionamento del Bonus.

Superbonus e la cessione a Poste Italiane, cosa sapere

Possono cedere i crediti a Poste Italiane solo gli interessati che hanno sostenuto in maniera diretta gli oneri e solo per le quote annuali fruibili dal 2023 con riferimento alle spese effettuate nel 2022 o alle rate residue di spese degli anni precedenti. L’importo massimo che si può cedere è di 150 mila euro anche attraverso più cessioni.

Riassumendo, Poste Italiane limita la proposta ai contribuenti che hanno effettuato i lavori e che risultano, dunque, primi beneficiari del credito d’imposta. Inoltre, tali soggetti dovranno procedere con la richiesta esclusivamente utilizzando la piattaforma dedicata previa registrazione del credito sul sito dell’Agenzia delle Entrate. I crediti d’imposta già oggetto di trasferimento, dunque, non verranno accettati. Tale direttiva vale anche per i crediti maturati in seguito allo sconto in fattura.

Ciò significa che un condominio potrà rivolgersi a Poste Italiane solo dopo aver pagato gli interventi ammessi al Superbonus senza sfruttare, però, lo sconto in fattura che la ditta potrebbe applicare. La ditta stessa, poi, non potrà chiedere la cessione a Poste perché non si tratterebbe di una prima cessione.

Altre indicazioni da conoscere

La cessione del credito è concessa solo ai titolari di un conto corrente BancoPosta e, limitatamente a questa condizione, ai privati, professionisti e imprese. Come accennato, la richiesta dovrà essere inoltrata telematicamente accedendo alla piattaforma di riferimento con le credenziali digitali SPID. Ogni comunicazione avverrà, poi, tramite posta elettronica. Poste Italiane chiede ai clienti che la casella di posta sia visualizzata frequentemente per non perdere informazioni o richieste importanti che prevedono scadenza temporali.

Occorre sapere, poi, che le domande saranno accettate solamente con riferimento alle cessioni del credito in cui il cedente si sia avvalso di un intermediario finanziario approvato dall’Agenzia delle Entrate e di un asseveratore. Infine, ricordiamo che le tempistiche dell’istruttoria possono avere una durate di due mesi e mezzo a cui aggiungere, poi, i tempi delle verifiche del Fisco.

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