I contributi di invalidità valgono per il raggiungimento dei requisiti dell’APE Sociale? Studiamo meglio lo scivolo pensionistico per scoprire i destinatari del trattamento.
Cos’è l’APE Sociale, a chi si rivolge e quali sono i contributi che permettono di maturare i requisiti di pensionamento.
L’APE Sociale è un trattamento che permette di uscire dal mondo del lavoro a 63 anni con 30 anni di contributi versati. Non è una vera e propria pensione ma un’indennità che permette di avere un’entrata mensile fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia a 67 anni. Beneficiari dello scivolo sono i disoccupati per licenziamento o dimissioni, gli invalidi con percentuale di disabilità superiore al 74%, i caregiver che si occupano di un familiare con invalidità da almeno sei mesi e gli addetti ai lavori gravosi. Con riferimento ai soggetti invalidi e ai caregiver occorre capire se i contributi figurativi concessi in specifiche circostanze (ad esempio per congedo straordinario) contribuiscono al raggiungimento dei 30 anni (36 per i lavoratori di occupazioni gravose e 32 per operai edili e dipendenti di imprese edili, ceramisti e conduttori di impianti) necessari per uscire dal mondo del lavoro.
APE Sociale e contributi, quali sono ammessi al calcolo
Tra i requisiti previsti per l’APE Sociale, aggiungiamo ai 63 anni di età e ai 30 anni minimi di contributi, l’assenza di una titolarità di pensione diretta e la cessazione dell’attività lavorativa da dipendente, autonomo o parasubordinato. Ma quali sono i contributi che concorrono al raggiungimento del limite da raggiungere per uscire dal mondo del lavoro?
Sono ammessi i contributi versati presso l’Assicurazione Generale obbligatoria per lavoratori dipendenti e quelli versati presso la Gestione separata dell’INPS. Continuiamo con le gestioni speciali dei lavoratori autonomi come artigiani, commercianti e agricoli autonomi e le gestioni sostitutive ed esclusive. Concorrono al calcolo, poi, i contributi da riscatto per gli anni di studio e i contributi figurativi.
Contributi figurativi, quali concorrono al calcolo
I contributi figurativi vengono versati dall’INPS indeterminate circostanze. Citiamo il servizio militare, il congedo di maternità , il congedo parentale, il congedo straordinario, la disoccupazione indennizzata, le integrazioni salariali per eventi accaduti durante il rapporto di lavoro, i riposi giornalieri, le assenze dal lavoro per la donazione del sangue, il congedo per gravi problemi familiari e l’invalidità superiore al 74%.
È bene sapere che i contributi figurativi valgono per il calcolo del requisito contributivo dell’APE Sociale. Non contano per il periodo di tempo che intercorre tra l’assegnazione dello scivolo pensionistico e il raggiungimento della pensione di vecchiaia. Concludiamo ricordando che i contributi figurativi non sono riconosciuti nei periodi di godimento delle prestazioni di invalidità civile.