I BTP Green sono titoli di Stato destinati al mondo della finanza sostenibile i cui proventi saranno utilizzati per finanziare tali spese.
Con un comunicato stampa numero 155 del 5 settembre 2022 il ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF)rende noto l’emissione di un nuovo titolo BTP Green aprile 2035.

Si tratta di una emissione sindacata che il ministero ha affidato a Monte dei Paschi di Siena e ad altre diverse banche straniere. Nel comunicato il MEF spiega gli obiettivi a cui è destinato il BTP Green 2035.
BTP Green 2035: nuovo titolo di Stato collocato tramite sindacato, ecco le caratteristiche
Un titolo BTP Green è già presente sul mercato finanziario con un rendimento alle stelle. Si tratta del BTP Green 2045 emesso dal MEF il 3 marzo 2021 ma con scadenza il 30 aprile 2045 e con cedola all’1,50%. Questo titolo (con codice ISIN: IT0005438004), negli ultimi mesi ha registrato un’impennata del rendimento offerto (circa il 4%). Aumento che non ha meravigliato gli addetti ai lavori. Anzi in tanti speravano in un nuovo titolo simile.
Infatti, il 5 settembre 2022 il ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noto l’emissione di un nuovo titolo “verde” con scadenza aprile 2035.
Il BTP Green sarà collocato sul mercato attraverso sindacato. Cioè, il ministero ha affidato a diverse banche, italiane e straniere, il mandato per il collocamento di questo nuovo titolo. La transizione però avverrà in futuro, in base alle condizioni di mercato, e il titolo potrebbe essere collocato abbastanza velocemente.
Invece, le banche a cui il MEF ha affidato il collocamento sono le seguenti: Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese S.p.A; BofA Securities Europe S.A., Citibank Europe Plc, Crédit Agricole Corp. Inv. Bank, Deutsche Bank A.G.
Cosa sono i titoli Green
I BTP Green sono previsti dalla legge di Bilancio 2020 (legge numero 160 del 27 dicembre 2019) e sono dei titoli di Stato utilizzati per finanziare le spese in ambito green. Si riferiscono non solo all’anno in corso, ma anche al triennio precedente. In totale ammontano a 36,3 miliardi e i proventi sono destinati a selezionare le spese sostenibili delle seguenti categorie:
- fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica e termica;
- efficienza energetica;
- trasporti;
- prevenzione e controllo dell’inquinamento ed economia circolare;
- tutela dell’ambiente e della diversità biologica;
- ricerca.
Obiettivi delineati dalle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile 2030 che l’Italia intende raggiunge con specifiche spese presenti nel bilancio dello Stato.