Liste di collocamento mirato per disabili, quello che c’è da sapere

Le persone con disabilità in età lavorativa hanno la possibilità di iscriversi alle liste di collocamento mirato.

L’inserimento lavorativo dei disabili è regolamentata in Italia dalla legge n.68 del 23 marzo 1999: l’art. 1 individua le categorie che possono iscriversi a queste liste speciali.

collocamento mirato
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È necessario però aver compiuto 16 anni, essere disoccupati (o si trovino in situazioni occupazionali compatibili con il mantenimento dello stato di disoccupazione) e non aver raggiunto l’età pensionabile:

  • invalidi civili – con minorazioni fisiche, sensoriali, psichiche o con disabilità intellettiva- con una percentuale di invalidità riconosciuta superiore al 45% e con riduzione dell’attività lavorativa a meno di un terzo;
  • invalidi del lavoro con riconoscimento da parte dell’INAIL superiore al 33%;
  • non vedenti (con cecità assoluta o con residuo visivo non superiore a un decimo per entrambi gli occhi);
  • sordi (colpiti da sordità dalla nascita o prima dell’apprendimento della lingua parlata);
  • invalidi di guerra, invalidi civili di guerra e invalidi per servizio con minorazioni ascritte dalla prima all’ottava categoria di cui alle tabelle annesse al testo unico delle norme in materia di pensioni di guerra.

Le liste delle cosiddette ‘categorie protette’ sono pubbliche. La graduatoria è unica e raggruppa tutte le disabilità. L’iscrizione alle liste speciali è uno dei requisiti per l’inserimento lavorativo.

Liste di collocamento mirato: il quesito

Una lettrice ha inviato il seguente quesito: “Buongiorno, per cortesia vorrei sapere come accedere alle liste di collocamento. La domanda riguarda mio figlio disabile psichico. Grazie e cordiali saluti.”

Come iscriversi alle liste speciali

Per iscriversi alle liste di collocamento mirato, è necessario rivolgersi ai centri per l’impiego della provincia di residenza. Bisogna essere in possesso della seguente documentazione (oltre a documento d’identità e codice fiscale):

  • stato di disoccupazione;
  • invalidità;
  • relazione conclusiva sulle capacità lavorative, se la valutazione dovesse essere positiva. L’accertamento della disabilità è previsto dall’art. 1 – comma 4 della legge 68/99 ed è effettuato dall’apposita commissione ASL o presso INPS.

Il comitato tecnico, che è composto da funzionari ed esperti del settore medico-legale, opera presso i servizi per il collocamento mirato. Per ogni persona con disabilità questo comitato indicherà capacità lavorative, inclinazioni abilità e competenze, analizzando anche i posti da assegnare. In questo modo favoriscono l’incontro tra domanda e offerta.

Gli invalidi con percentuale di invalidità pari al 100% hanno diritto di iscrizione nelle liste di collocamento mirato nel caso in cui la valutazione della capacità lavorativa abbia avuto esito positivo.

La graduatoria

I criteri per formare la graduatoria sono:

  • anzianità di iscrizione nelle liste del collocamento obbligatorio;
  • situazione economica;
  • familiari a carico;
  • difficoltà di movimento nel territorio.

La Regioni possono individuare altri elementi in base alle esigenze territoriali.

I datori di lavoro privati, così come quelli pubblici, sono tenuti ad assumere persone disabili nelle seguenti misure:

  1. 7% dei lavoratori occupati, se occupano più di 50 dipendenti;
  2. 2 lavoratori, se occupano da 36 a 50 dipendenti;
  3. 1 lavoratore, se occupano da 15 a 35 dipendenti.

Con l’entrata in vigore della legge 151/2015, è stato stabilito che i datori di lavoro privati e gli enti pubblici economici possono effettuare anche tutte le assunzioni con chiamata nominativa, oppure tramite convenzioni. Questa chiamata personale può anche essere preceduta da una preselezione delle persone iscritte alla lista, in base alle esigenze e alle modalità concordate con il datore di lavoro. Inoltre, in caso di mancata assunzione entro 60 giorni dal momento in cui insorge l’obbligo per l’azienda di assumere, gli uffici competenti dovranno avviare i lavoratori, seguendo l’ordine di graduatoria per la qualifica richiesta.

Le persone con disabilità possono partecipare a qualsiasi concorso pubblico. L’unica certificazione medica che può essere richiesta è quella riguardante l’idoneità allo svolgimento delle mansioni di quel determinato posto; oppure della compatibilità delle residue capacità lavorative con i compiti che si andranno a svolgere. Non è necessario essere iscritti alle liste speciali per partecipare al concorso; ma l’iscrizione serve al momento della firma del contratto.

Liste di collocamento mirato disabili

In merito al quesito della lettrice, è necessario innanzitutto che il figlio con disabilità soddisfi i requisiti richiesti per l’iscrizione alle lista di collocamento mirato. Con la documentazione necessaria deve quindi presentarsi in un centro per l’impiego.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

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