Granchio Blu in Italia, l’ennesima invasione di specie ‘aliene’ che non preannuncia niente di buono

Il Granchio Blu in Italia sta conquistando sempre più spazio nelle nostre acque. Sebbene sia un animale affascinante, rappresenta un pericolo.

Il Granchio Blu, negli Stati Unii e in Messico, è ampiamente usato in cucina, e rappresenta una vera ghiottoneria. Ma cosa ci fa questo animale nei nostri Mari? La risposta non è molto rassicurante.

granchio blu in italia
Adobe Stock

La presenza di questa specie di granchio, infatti, è considerata anomala. Originario dell’Oceano Atlantico, semplicemente non dovrebbe trovarsi qui. Alcune segnalazioni risalgono a decine di anni fa, ma è negli ultimi tempi che si è verificata una proliferazione preoccupante.

Le zone colpite da questa “invasione” sono al momento le coste adriatiche, il Salento e la laguna di Venezia. Ma sono stati segnalati granchi blu anche a Latina, nei pressi della Foce di Rio Martino nel Parco Nazionale del Circeo.

Granchio Blu in Italia, com’è fatto e perché rappresenta un pericolo per la biodiversità

Il “King Crab”, o Granchio Blu è un tipo di granchio molto grande, e noto per la sua voracità. In America e nei Paesi dove prolifera da sempre viene considerato anche un cibo pregiato, e un chilo di queste creature può arrivare a costare anche più di 150 dollari. Potremmo presto trovarlo anche noi sulle nostre tavole, il che non sembra una cattiva notizia. Anzi, forse qualche pescatore ha già cominciato a vendere queste preziose prede.

Il problema è che il Granchio Blu si sta diffondendo troppo velocemente. In Natura non ha molti nemici ed è quasi in cima alla catena alimentare. Solamente le Tartarughe e alcuni uccelli predatori se ne nutrono.

I Granchi di questa specie raggiungono anche i 28 centimetri di grandezza solamente di carapace, e hanno delle robustissime chele che distruggono tutto ciò che incontrano. Il peso medio è sui 5 chili, ma ci sono esemplari che arrivano anche a 12 chili. I Granchi Blu si nutrono praticamente di qualsiasi cosa, ma prediligono crostacei, molluschi e piccoli pesci. Proprio la pericolosità delle chele rappresenta un danno per le reti da pesca e per il pescato che potrebbe non arrivare mai a bordo delle imbarcazioni.

Sono dunque prospettabili danni economici, ma soprattutto ambientali. Il Granchio Blu può causare squilibri nell’attuale biodiversità. Esattamente come la comparsa della Caravella Portoghese, la presenza dei Granchi Blu sta a significare una cosa sola. I cambiamenti climatici stanno causando trasformazioni alla flora e alla fauna che forse risulteranno irreparabili.

Tra l’altro, proprio in tema di nuove interazioni con nuove specie animali, stanno arrivando numerosi allarmi. Il nuovo virus cinese che è stato rilevato in Cina potrebbe essere uno di quei fenomeni conosciuti come “ricadute zoonotiche”.

In sintesi, sebbene il Granchio Blu può essere “sconfitto” semplicemente pescandolo massicciamente, il fenomeno della sua comparsa non è propriamente positivo.

Lascia un commento


Impostazioni privacy