Allerta lanciata dalla Polizia Postale, la truffa sugli account WhatsApp continua a mietere vittime, cosa fare se succede

La truffa sugli account WhatsApp sta assumendo proporzioni preoccupanti. Per questo motivo divulghiamo l’appello a prestare massima attenzione.

Ci eravamo occupati di questo allarme anche poco tempo fa. WhatsApp è usata da miliardi di utenti in tutto il mondo, quindi è oggetto di molto interesse da parte dei cybercriminali. La truffa in questione ha fatto già numerose vittime.

truffa sugli account WhatsApp
Adobe Stock

In un recente articolo avevamo spiegato come funziona la truffa che sta viaggiando su WhatsApp. Si tratta di un metodo che sta purtroppo funzionando molto bene. Il fatto che ogni utente truffato avesse centinaia di contatti ha innescato un “effetto valanga” che adesso sta facendo preoccupare le Forze dell’Ordine.

Ma facciamo un passettino indietro e cerchiamo di capire cosa sta succedendo. Tutto è iniziato da quando un criminale ha rubato un account WhatsApp. Ha avuto accesso a tutti i nomi memorizzati nell’App. E ha rubato presumibilmente gli account a tutti loro. Con uno stratagemma semplice ma molto efficace.

In pratica riceviamo un messaggino da un nostro contatto, e non capiamo che è violato perché rimane tale e quale all’originale. Il nostro “amico” ci chiede di re-inviargli un codice che ci ha mandato per sbaglio. Questo codice è nientemeno che quello di sicurezza per quando reimpostiamo le credenziali WhatsApp. Come quando cambiamo il cellulare, per intenderci.

Ecco, dando questo codice in pratica diamo l’accesso al nostro account. Di lì, riparte la truffa. Il criminale ha tutti i nostri contatti e farà la stessa cosa a ogni account. Ma cosa se ne farà di tutti questi account? verrà da chiedersi.

Ebbene, pensiamo al contenuto delle nostre chat. Tra le miriadi di chiacchiere “frivole” potremmo avere anche contatti di lavoro, con cui scambiamo documenti riservati. Oppure foto di codici fiscali e documenti di identità, che abbiamo mandato via messaggistica per fare prima durante una pratica.  A questo punto è chiaro quali possono essere le conseguenze. Con dati così sensibili e precisi, i criminali possono accedere a molto altro.

La truffa sugli account WhatsApp continua a mietere vittime, cosa fare se succede

La Polizia Postale ha registrato tantissime segnalazioni inerenti questa truffa. Dobbiamo stare molto attenti e se possibile spezzare questa catena che sta causando danni molto gravi.

Per prima cosa, se ci arriva uno di questi messaggini con la richiesta del codice dobbiamo ignorarli e cancellarli subito. O se vogliamo approfondire, contattiamo il mittente e sinceriamoci che l’abbia fatto davvero. Ovviamente con una chiamata tramite rete telefonica e non tramite WhatsApp. Meglio ancora se conosciamo la persona e glielo chiediamo direttamente.

Se però abbiamo già subito il furto dell’account possiamo recuperarlo, seguendo le indicazioni della Polizia Postale. Sarà sufficiente accedere all’App tramite numero di telefono, magari dopo averla disinstallata. WhatsApp chiederà di inserire un codice a 6 cifre per confermare l’identità del richiedente. Non appena terminiamo la procedura, chi ha rubato l’account sarà disconnesso.

È importante anche avvisare quanti più contatti possibile, magari semplicemente spargendo la voce a scuola, in ufficio o tra amici. Conoscere le dinamiche i questa truffa aiuterà anche le Forze dell’Ordine a farla terminare.

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