L’APE sociale è un’indennità, a carico dello stato, che accompagna caregiver e altre categorie di lavoratori fino alla pensione di vecchiaia o alla pensione anticipata.
Introdotta dalla Legge di Stabilità 2017, è stata più volte prorogata ed è attualmente in vigore fino al 31 dicembre 2022. Possono accedere a questa misura i lavoratori in stato di difficoltà, dipendenti sia pubblici che privati, autonomi e parasubordinati con almeno 63 anni di età. Sono invece esclusi i liberi professionisti iscritti a ordini e collegi.
L’APE Sociale è corrisposto ogni mese per 12 mensilità fino all’età prevista per il raggiungimento della pensione di vecchiaia. Oppure fino al conseguimento di un trattamento pensionistico diretto anticipato.
Una lettrice ha inviato il seguente quesito: “Buonaser, chiedo cortesemente una informazione. Ho 61 anni compiuti lo scorso 30 giugno. Sono stata assunta in ASL il 18/10/1990 e attualmente usufruisco come caregiver di due ‘leggi 104’ entrambe con connotato di gravità: la prima dal momento della nascita di mia figlia e la successiva da quando mia mamma è risultata invalida al 100% (sono figlia unica). Mia figlia è convivente con me, mia mamma no. A causa dell’aggravarsi dello stato di salute di mia figlia, vorrei sapere se in qualche modo posso usufruire di una pensione anticipata per poterla assistere. Qualora fosse possibile, vi chiedo anche a quanto ammonterebbe l’importo dell’assegno mensile. Non so se occorrono altre informazioni oltre a quelle fornite. Vi sono grata se potrete darmi una risposta con una certa urgenza. Cordiali saluti”.
Per poter fare domanda per l’APE Sociale è necessario rientrare in uno dei seguenti profili:
I requisiti contributivi vengono ridotti alle donne di 12 mesi per ogni figlio, nel limite massimo di due anni.
L’indennità è pari alla rata mensile di pensione, calcolata al momento dell’accesso alla prestazione se inferiore a 1.500 euro. Oppure è di 1.500 euro se il trattamento pensionistico dovesse risultare pari o maggiore di questa cifra.
Nel caso specifico illustrato dalla lettrice, è necessario quindi attendere il compimento dei 63 anni di età, limite anagrafico richiesto dall’APE Sociale. Se la misura non dovesse essere nuovamente prorogata, può rivolgersi a un Patronato o altro ente per valutare le opzioni eventualmente disponibili.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.
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