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Cervello: gli alimenti che lo fanno soffrire e lo danneggiano alzando il rischio di demenza

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Uno degli organi più importante del nostro corpo è il cervello per svolge funzioni vitali. Tra queste regola battito del cuore e respirazione.

Molti studi hanno dimostrato che ci sono diversi alimenti che hanno effetti negatiti sul cervello. Condizionando la memoria, l’umore e alzando il rischio di demenza.

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Come abbiamo detto in un recente articolo, anche la carenza di vitamina B12 potrebbe causare danni irreversibili al cervello, i sintomi a cui fare attenzione.

Cervello: ecco gli alimenti che lo fanno soffrire e lo danneggiano alzando tra l’altro il rischio di demenza

La relazione tra salute, alimentazione sana e corretto stile di vita è ormai nota da tempo. Infatti, in un precedente articolo abbiamo visto cosa mangiare per mantenere il cervello giovane e in forma. Inoltre, nell’articolo abbiamo elencato gli alimenti che non dovrebbero mai mancare sulla nostra tavola.

Una cattiva alimentazione, invece, influenzerebbe la nostra salute con gravi danni al cervello. Infatti, aumenterebbe il rischio di demenza, condizionando anche la memoria e l’umore.

Riguardo alla demenza, recenti studi stimano che nel 2030 saranno più di 65 milioni di persone a soffrire di questa malattia in tutto il mondo.

Affinché ciò non succeda e necessario eliminare alcuni alimenti nocivi per il cervello dalla nostra dieta.

Carboidrati raffinati e alimenti confezionati

Il primo alimento di eliminare (o ridurre) sono i carboidrati raffinati. Quindi zuccheri e cereali lavorati come la farina bianca. Il motivo è che generalmente hanno un indice glicemico (GI) molto alto. Questo perché si digeriscono rapidamente causando un picco nei livelli di zucchero nel sangue.

Inoltre, una ricerca avrebbe dimostrato i carboidrati raffinati potrebbero compromettere la memoria negli adulti ma soprattutto nei bambini (Nutrients: 2015, 7, 6719-6738; doi:10.3390/nu7085307).

Tra l’altro la stessa ricerca, effettuata anche su studenti universitari, avrebbe dimostrato che questi avevano una maggior difficoltà a memorizzare.

La causa della perdita della memoria potrebbe essere dovuta all’infiammazione dell’ippocampo. Questa è una parte del cervello che regola alcuni aspetti della memoria e i segnali di sazietà e di fame.

L’infiammazione dell’ippocampo sembrerebbe la causa principale di alcune malattie degenerative del cervello, come la demenza e il morbo di Alzheimer.

Altra causa che comporta rischi al cervello sono gli alimenti confezionati ovvero i cibi già pronti. Questi sono i cibi che causano l’aumento di peso.

Infatti, uno studio su 243 persone avrebbe dimostrato una correlazione tra aumento del grasso viscerale (ossia quello intorno agli organi) e danni al tessuto celebrale. La ricerca è pubblicata nel 2015 sulla rivista Obesity (Volume 23, Issue 5 p. 1092-1096; doi.org/10.1002/oby.21048).

Anche in questo caso, aumenterebbe il rischio di demenza.

Aspartame e bevande zuccherate

L’aspartame è un dolcificante artificiale. Si usa nei prodotti senza zucchero. È utilizzato dai diabetici come sostitutivo dello zucchero e, per la stessa ragione, da chi vuole perdere peso.

Alcuni studi avrebbero dimostrato che l’uso eccessivo dell’aspartame è collegato a problemi comportamentali e cognitivi.

Ad esempio, una ricerca ha esaminato gli effetti di questo alimento. Alcuni partecipanti avrebbero consumato, per otto giorni, circa 11 mg di aspartame per ogni chilo di peso corporeo (25 mg per kg).

Le conclusioni avrebbero dimostrato che i partecipanti erano più irritabili, con un tasso di depressione più alto ed erano peggiorati nei test cognitivi (Res Nurs Health: 2014 Jun;37(3):185-93; doi: 10.1002/nur.21595).

Anche le bibite zuccherate provocherebbero danni al cervello e non solo. Infatti, aumenterebbe il girovita e il rischio di diabete di tipo 2 e di malattie cardiache.

Inoltre, livello elevati di zuccheri nel sangue aumenterebbe il rischio di demenza anche nelle persone che non sono a rischio di diabete.

Particolarmente dannoso potrebbe essere lo sciroppo di mais ad alto fruttosio. Questo causerebbe infiammazione e degenerazione del cervello con perdita di memoria e di apprendimento. I ricercatori però dichiarano che bisognerebbe fare altri studi sull’uomo.

(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)

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