IVA azzerata e rinnovo bonus 200 euro contro l’aumento dei prezzi: una boccata d’ossigeno per le famiglie

Dopo il rinnovo del bonus 200 euro il governo sta valutando la possibilità di azzerare l’IVA su pane e pasta. Quanto risparmiano le famiglie?

Rinnovo del bonus 200 euro, azzeramento dell’IVA per pane e pasta, riduzione per gli altri generi alimenti.

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Il ministero dell’Economia e delle Finanze sta lavorando affinché l’effetto dell’inflazione sia meno minaccioso per le famiglie. In quest’ultimo caso, l’intervento sarebbe generalizzato anche perché i prezzi degli alimenti sono diversi, come diversi sono i prodotti essenziali.

IVA azzerata e rinnovo bonus 200 euro contro l’aumento dei prezzi: una boccata d’ossigeno per le famiglie

A inizio agosto dovrebbe essere approvato un provvedimento che rinnova il bonus 200 euro e azzeri o dimezzi l’IVA su alcuni generi alimentari.

Secondo il presidente dell’Unione nazionale consumatori (UNC), Massimiliano Dona «il rinnovo del bonus di 200 euro e un taglio dell’Iva sui beni necessari, riteniamo, a parità di stanziamento, sia più utile il bonus, pur andando entrambe le misure nella giusta direzione».

Infatti, secondo Dona il bonus è destinato alle famiglie più bisognose con un reddito inferiore a 35mila euro. L’azzeramento o la riduzione dell’IVA, invece, riguarderebbe tutti. «Disperdendo così risorse preziose e scarse» aggiunge.

Il bonus 200 euro è una misura una tantum che il governo aveva previsto per il solo mese di luglio ed erogato a molti lavoratori con reddito, appunto, inferiore a 35mila euro. E com modalità di versamento diverse.

Quindi, il governo (che rimarrà in carica fino alle votazioni di settembre), aveva previsto il rinnovo del bonus anche per i mesi di agosto e settembre, ma alcuni lo riceveranno a ottobre.

Taglio dell’IVA

Un altro intervento per aiutare le famiglie contro il caro dei prezzi e l’azzeramento dell’IVA di alcuni prodotti che sono al 4% (come pane e pasta). Ma anche la riduzione dei prodotti che invece hanno un’IVA del 10% che invece scenderebbero al 5%. Come, la carne o il pesce.

Per questo motivo, il ministero dell’Economia e delle Finanze sta eseguendo delle simulazioni sia sui costi dei singoli prodotti sia sui costi complessivi per verificare quanto sarebbe il risparmio delle famiglie.

Quest’ultimo intervento sarebbe però più generalizzato e interesserebbe tutti. Anche coloro che potrebbero fare a meno del taglio dell’IVA e quindi di un ulteriore aiuto economico. In questo modo molti delle risorse delle Stato, già scarse, si disperderebbero ulteriormente.

Anzi, secondo il presidente UNC Dona, il taglio dell’IVA potrebbe avere un effetto nullo sui consumatori. Questo perché i commercianti, anche loro in difficoltà, potrebbero non ribassare i prezzi. Di conseguenza i consumatori potrebbero non beneficiare dell’aiuto da parte del governo.

IVA e Unione europea

L’IVA è un’imposta regolata a livello europeo e per questo le modifiche a quest’imposta vanno concordate con l’Unione europea.

In questo momento storico, tra inflazione, guerra e aumenti dei costi dell’energia, l’Unione europea potrebbe dare il via libera per qualsiasi modifiche.

Il taglio o la riduzione dell’IVA per alcuni generi alimentari potrebbe tranquillizzare le famiglie in difficoltà. Soprattutto quelle che erano in difficoltà già prima dell’inflazione e dell’aumento delle bollette.

Il governo incontrerà le parti sociali per definire il provvedimento che comunque dovrebbe essere approvato, così come il bonus di 200 euro, il prima possibile.

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