I commercianti e i lavoratori autonomi continuano ad avere dubbi sull’erogazione del Bonus 200 euro una tantum. I nodi da sciogliere sono diversi.
Modalità di erogazione, tempistiche, importo, i dettagli da chiarire sul Bonus una tantum erogato ai commercianti e lavoratori autonomi sono ancora molti.
Luglio è arrivato, il mese in cui pensionati e dipendenti troveranno un cedolino e una busta paga più ricca grazie al Bonus 200 euro e alla quattordicesima. Se le categorie citate possono sorridere, altri cittadini dovranno attendere fino ad ottobre per ricevere i 200 euro erogati dal Governo contro l’aumento dei prezzi. I percettori Naspi, Dis-Coll e tutti coloro che per ricevere la misura dovranno inoltrare domanda hanno diversi mesi di attesa prima di scartare il regalo. Ci sono, poi, gli autonomi che attendono il Decreto Ministeriale in cui potranno leggere, finalmente, tutte le informazioni inerenti alla prestazione. Insomma, il puzzle sul Bonus 200 euro non ha ancora tutti i pezzi per dirsi completato.
L’ultimo pezzo di puzzle attaccato ha confermato che i commercianti hanno diritto al Bonus 200 euro se lavoratori autonomi o professionisti iscritti ad una delle Gestioni previdenziali dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale o agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza. L’articolo 33 del Decreto 50/2022 ha stabilito l’inclusione delle suddette categorie nella platea dei beneficiari ma sarà solamente il Decreto Ministeriale a rendere noti i dettagli della misura.
Gli autonomi e i commercianti, infatti, non conoscono le regole sui requisiti di accesso né le istruzioni sulla modalità di invio della domanda o di erogazione dell’importo spettante. Come se non bastasse, la somma stessa potrebbe cambiare per le categorie citate e risultare inferiore – o superiore (vera utopia) – rispetto ai 200 euro previsti per gli altri beneficiari.
Con riferimento ai requisiti è possibile indicare le condizioni inizialmente stabilite nel Decreto Aiuti per capire chi saranno i lavoratori autonomi beneficiari del Bonus 200 euro. Se privi di partita IVA e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie dovranno essere titolari di contratti autonomi occasionali (con riferimento alle disposizioni dell’articolo 2222 del codice civile), aver accreditato almeno un contributo mensile nel 2021 ed essere iscritti alla Gestione Separata in data 18 maggio 2022.
Per gli autonomi con partita IVA, invece, non sono stati ancora fissati i requisiti reddituali. L’unica certezza è che è stato creato un fondo apposito di 500 milioni di euro. Per gli altri dettagli si attende, come accennato, il Decreto Ministeriale che dovrebbe arrivare entro 30 giorni dalla pubblicazione del DL Aiuti (17 giugno 2022).
Maternità e dimissioni: la NASpI può essere riconosciuta anche dopo aver lasciato il lavoro, ecco…
Se il defunto aveva contratto nuove nozze, cosa spetta al secondo coniuge e agli eventuali…
La giurisprudenza ha chiarito un fondamentale principio per ammettere la validità delle cartelle esattoriali. I…
Consigli pratici per tutelare i soldi dei propri figli durante le esperienze all’estero. Quando si…
Come gestire al meglio il TFR per una previdenza integrativa vantaggiosa nel lungo periodo: il…
Quali sono i Buoni Fruttiferi Postali da sottoscrivere ad agosto per avere rendimenti elevati? Ecco…