Bonus attività fisica adattata, è ufficiale: come funziona e chi può ottenerlo

Bonus attività fisica adattata, vediamo come funziona la misura e chi sono i destinatari del credito d’imposta da portare in detrazione.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale un decreto che stabilisce i criteri di accesso ed erogazione del Bonus attività fisica adattata.

Bonus Attività fisica
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Una pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale che prevede una notizia gradita per i cittadini che annualmente spendono cifre anche onerose per dedicarsi all’attività fisica adattata. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pensato di supportare queste spese con un Bonus denominato attività fisica adattata che prevede un credito d’imposta da portare in detrazione l’anno successivo alla data di riferimento delle fatture di pagamento. Il Decreto in Gazzetta Ufficiale stabilisce le direttive di accesso ed erogazione della misura, vediamo quali sono per capire se è possibile approfittarne.

Bonus attività fisica adattata, come funziona

Il Bonus si rivolge alle persone fisiche che hanno affrontato spese per attività fisiche adattate tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022. Le risorse stanziate per il contributo sono di 1,5 milioni di euro per l’anno in corso e la richiesta dovrà avvenire telematicamente avvalendosi del portale dell’Agenzia delle Entrate. Il termine ultimo per l’inoltro delle domande verrà stabilito dall’ente e dovrà essere comunicato entro 90 giorni dall’entrata in vigore del Decreto.

Nell’istanza che i contribuenti presenteranno occorrerà indicare l’importo della spesa soggetta ad agevolazione effettuata nel 2022 per l’attività fisica adattata. Sarà l’Agenzia delle Entrate a determinare, poi, la percentuale della spesa sostenuta da ogni richiedente che verrà riconosciuta come credito d’imposta. Il calcolo terrà conto del rapporto tra l’ammontare delle risorse stanziate e l’ammontare totale delle spese ammesse indicate nella domanda.

Altri dettagli della misura

Il credito d’imposta, come accennato, potrà essere utilizzato nella dichiarazione dei redditi con riferimento al periodo d’imposta in cui le spese sono state effettuate in diminuzione delle imposte che il contribuente deve corrispondere. Se una parte dell’ammontare del credito non dovesse essere utilizzata, il richiedente potrà fruirne nei successivi periodi di imposta. Infine, segnaliamo che il credito non è cumulabile con altre prestazioni di natura fiscale riguardanti spese della stessa natura.

Cosa si intende per “attività fisica adattata”

Per capire chi sono i reali destinatari del Bonus occorre capire cosa significa la definizione “attività fisica adattata”. Il riferimento è a programmi di esercizio fisico – non sanitari – svolti in gruppo e collegati al sussistere di determinate condizioni croniche che si rivolgono, dunque, a persone con sindrome dolorose croniche o con disturbi neuromotori. Artrosi, osteoporosi, Parkinson, ictus sono alcune delle patologie che potrebbero richiedere un’attività fisica adattata le cui spese potrebbero essere ammortizzate grazie al Bonus di riferimento.

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