Superbonus e bonus casa: la retroattività della detrazione è realtà per le spese del visto di conformità (e non solo)

Novità per il Bonus casa, è stata approvata la detrazione retroattiva per le spese del visto di conformità e dell’asseverazione. Scopriamo cosa comporta questo cambiamento.

L’Amministrazione finanziaria ha dato il via libera alla retroattività della detrazione per specifiche spese legate al Bonus casa. Approfondiamo la notizia.

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Secondo la normativa attualmente in vigore, in ambito di Bonus 110 persiste l’obbligo di conseguire il visto di conformità indipendentemente dalla scelta tra cessione del credito, sconto in fattura o detrazione fiscale da portare nella Dichiarazione dei redditi. Se il contribuente utilizza in autonomia la Dichiarazione precompilata, invece, l’obbligo non sussiste così come per la presentazione tramite sostituto d’imposta. T

ra gli obblighi imposti dalla normativa, poi, segnaliamo il conseguimento dell’asseverazione da parte di un tecnico abilitato se vengono effettuati interventi di riqualificazione energetica e anti sismici. La direttiva vale sia per lo sconto in fattura che per la cessione del credito e la detrazione. Discostandoci dal Bonus 110, l’Agenzia delle Entrate fa luce sulla decorrenza della possibilità della detrazione del visto di conformità e dell’asseverazione congruità spese per tutti gli altri Bonus casa.

Superbonus e bonus casa, la normativa sul visto di conformità e l’asseverazione

I Bonus differenti dal Superbonus 110% seguono regole diverse. Innanzitutto se il beneficio viene utilizzato come detrazione fiscale non sono necessari né il visto né l’asseverazione. Tutti i Bonus – tranne il Bonus facciata – con sconto in fattura o cessione del credito non richiedono visto o asseverazione se si tratta di lavori in edilizia libera o interventi per un valore inferiore a 10 mila euro. In caso contrario vige l’obbligo di visto di conformità e asseverazione congruità delle spese.

Il Bonus facciata richiede sia il visto che l’asseverazione indipendentemente dalla tipologia di lavori, dall’importo e dalla scelta della cessione del credito o dello sconto in fattura.

E la detrazione retroattiva quando spetta?

Affrontiamo, ora, il problema della detrazione retroattiva per le spese legate al visto e all’asseverazione. Il committente degli interventi paga un onorario al professionista che procederà con l’acquisizione delle certificazioni. La domanda è se queste spese rientrano nella detraibilità fiscale. Il Decreto Milleproroghe risponde positivamente a tale quesito nell’articolo numero 3 sexies chiarendo che la detrazione è ammessa nella stessa misura prevista per lo sgravio fiscale sugli interventi. Il riferimento è a tutti i Bonus casa, 110 incluso. Se il bonus prevede una detrazione al 65%, per esempio l’Ecobonus, allora anche l’importo pagato al commercialista potrà essere detratto al 65%.

La direttiva si deve applicare su tutte le spese sostenute per l’acquisizione del visto e dell’asseverazione. Non solo per quelle del 2022 ma anche per quelle del periodo 12 novembre 2021/31 dicembre 2021.

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