Zecche, è allarme in Italia: prepariamoci per affrontare l’estate evitando ogni rischio

In Italia è allarme zecche. L’estate racchiuderà un enorme pericolo se non si eviteranno le esposizioni e non si capirà come affrontare la preoccupante situazione.

Il numero di cittadini già colpiti dalle zecche è impressionante. L’estate non è ancora cominciata ma il caldo favorisce l’attacco dei pericolosi artropodi.

Zecche
Adobe Stock

Cosa potevamo farci mancare in questo estenuante 2022? Dopo il Covid, la guerra, il vaiolo delle scimmie, l’epidemia di epatite acuta arrivano le zecche. Particolarmente affezionate al nord Italia, i pericolosi artropodi hanno già iniziato a colpire la popolazione con 37 ricoveri presso l’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, in provincia di Verona. Il proliferare degli episodi è sicuramente legato al caldo improvviso e alla siccità e sta assumendo dimensioni preoccupanti. La pericolosità delle zecche è nota, possono provocare malattie molto gravi che se non rilevate in tempo causano decessi. Per questo motivo è bene approfondire la problematica e cercare di capire come tutelarsi durante la prossima imminente estate.

Zecche in Italia, a cosa prestare attenzione

Le zone più colpite sono quelle del nord Italia dove la natura è più rigogliosa e dove caldo e siccità sono stati protagonisti delle ultime settimane. Le specie più diffuse nella nostra nazione sono Ixodes ricinus ossia la zecca dei boschi e Rhipicephalus sanguine ossia la zecca del cane. Troviamo poi la Hyalomma marginatum e la Dermacentor reticulatus.

Le zecche attaccano principalmente cani, gatti, scoiattoli, cervi ma possono colpire anche gli essere umani. Se durante l’inverno si riparano dal gelo e rimangono nascoste, appena giungono la primavera e l’estate escono fuori per riprendere l’attività specialmente nelle zone dalla fitta vegetazione, nelle riserve naturali, nei boschi, nei pascoli e nelle stalle. Dalle piante passano facilmente alle ignare vittime puntando il rostro nella pelle e cominciando a succhiare il sangue. Il pasto può durare due giorni o due settimane, tempo durante il quale la zecca rimane attaccata all’ospite. La puntura, purtroppo, non si percepisce a causa della saliva contenente sostanze anestetiche. Ecco perché, a volte, capita di accorgersi dell’attacco della zecca quando è troppo tardi.

Le malattie provocate dagli artropodi

Le zecche possono provocare Meningoencefalite da zecca o Tbe con sintomi quali febbre molto alta, mal di gola, mal di testa, stanchezza, dolori articolari e muscolari. Nei casi più gravi arriva a toccare il sistema nervoso centrale. Un’altra malattia grave è la Borreliosi di Lyme che provoca sintomi cronici agli organi interni.

Si capisce, dunque, come l’attenzione deve essere massima quando si è in mezzo alla natura. Pantaloni lunghi, copertura efficace delle estremità e cappellino sono consigliati per proteggersi da eventuali attacchi. Bisogna evitare, poi, di addentrarsi nell’erba alta e di stare a contatto con gli animali nelle stalle e, in generale, con gli animali non trattati con appositi prodotti volti a tenere lontane le zecche.

Lascia un commento


Impostazioni privacy