Il prezzo di un ombrellone anche fino a 150 euro, ecco quanto ci costerà andare al mare quest’anno

Il prezzo di un ombrellone era già abbastanza caro qualche anno fa. Oggi, tra pandemia, guerra e rincari rischia di diventare inarrivabile.

Molte sono le denunce da parte di varie associazioni dei consumatori. I rincari su tutti i fronti stanno mettendo in difficoltà le famiglie. L’ultimo report pubblicato da Consumerismo non lascia ben sperare. Per una giornata al mare, quest’anno, serviranno fino al 30% di soldi in più. Ecco perché.

prezzo di un ombrellone
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La pandemia aveva già fatto prevedere che la vita economica non sarebbe stata facile, dopo. Ma chi si sarebbe immaginato anche la guerra? Certo, il nostro Paese e l’Europa non sono sotto assedio e dobbiamo ritenerci fortunati. Ma gli effetti del conflitto si fanno comunque sentire nella vita di tutti i giorni.

Prima della pandemia, poi, ricordiamocelo, non è che vivessimo in paradiso. Alcune famiglie hanno sempre sofferto del caro prezzi, dei rincari che puntualmente arrivavano prima dell’estate (pensiamo alla benzina, per dirne una). Trascorrere una giornata al mare, tra ombrellone, parcheggio, carburante e magari un pranzetto fuori per una famiglia poteva essere un salasso.

Oggi, il numero di quelle famiglie salirà vertiginosamente. Ce lo spiega meglio, e con numeri alla mano, il report di Consumerismo, un’associazione indipendente che tutela i diritti dei consumatori.

Il prezzo di un ombrellone nel 2022? Un vero “salasso”

Non ci sono mezzi termini nelle dichiarazioni dell’associazione Consumerismo, che lancia un allarme. Quest’estate, i rincari generali sfiorano il 32% e per le famiglie andare al mare sarà molto più dispendioso di qualche anno fa. Secondo i calcoli degli esperti, nel 2019 per godersi una giornata al mare ci volevano circa 100€. Oggi, ce ne vorranno almeno 144.

Solamente il prezzo di ombrelloni e sdraio è aumentato di un buon 20%. Gli esercenti si “difendono” accusando i rincari generali, soprattutto di energia. Che fanno ricadere, puntualmente, sul consumatore finale. Ricordiamoci che una giornata al mare è fatta anche del viaggio. E sappiamo tutti di quanto sia aumentato il prezzo del carburante. Persino Telepass ha aumentato – praticamente raddoppiato – le tariffe per i suoi servizi.

Al mare, chi non desidera gustarsi un bel gelato? Soprattutto se ha bimbi piccoli. Ebbene, i rincari hanno colpito anche quel settore, per colpa del costo maggiore delle materie prime. Bersi un caffè, gustarsi una bibita o un tramezzino al bar, sempre secondo l’associazione costerà almeno il 10% in più.

Il totale calcolato da Consumerismo per una famiglia di 4 persone è “impietoso”. Almeno 30€ al giorno per ombrellone e lettini. Che possono salire fino a 150 nelle strutture “di lusso”. Ci vorranno 2€ in più per ogni colazione al bar, 2€ in più per il carburante, 2€ in più per i parcheggi, 5€ in più a persona per servizio spiaggia e pranzo al ristorante.

In quest’ottica, già ci immaginiamo, poi, le lamentele di chi lavora nel comparto turistico, le spiagge e i ristoranti vuoti, le richieste di “aiuto” al Governo. Inevitabile dunque una considerazione: la forbice tra popolo “super ricco” e “poveri” si sta allargando sempre di più. Il ceto medio, quello che però riempiva le spiagge d’estate (e i negozi e le attività e tutto il resto) che ha contribuito ad alimentare l’economia, sta letteralmente scomparendo.

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