I BOT sono una forma di investimento molto amata dagli italiani. Il libretto postale è una valida alternativa. Ma quale conviene di più?
I Buoni ordinari del tesoro (BOT) sono titoli emessi dal governo a breve scadenza, ovvero a 3, 6 o 12 mesi.
Come tutti i titoli di Stato sono utilizzati per finanziare il debito pubblico. Tra l’altro sono senza cedola perché per ottenere il rendimento l’investitore deve attendere la scadenza del titolo.
Invece, il libretto postale può essere considerato una specie di salvadanaio in cui versare una parte dei propri risparmi. Sono sempre garantiti dallo Stato che li emette tramite la Cassa depositi e prestiti (CDP). Poste Italiane si occupa solo di collocarli presso i clienti finali.
Il 27 maggio è stato emesso un titolo di Stato BOT a 6 mesi collocato a 5 miliardi di euro. Le richieste da parte degli investitori sono state di 7,7 miliardi di euro. Il rendimento del BOT è del -0,088% in rialzo rispetto al corrispondente titolo emesso ad aprile che era del -0,308%.
Tra le alternative al risparmio ci sono i libretti postali. Questa forma di risparmio permette di ottenere sulle somme accantonate un tasso di interesse più elevato. Il libretto può essere sottoscritto a partire da 1.000 euro. Nello specifico, il libretto postale Smart che propone due offerte interessanti.
La prima è Supersmart Premium 150 giorni. Il tasso di interesse annuo lordo è dell’1,25%. Attenzione, però, perché possono attivare questa offerta solo coloro che apportano nuove somme di denaro nel libretto Smart o nei conti correnti postali. Queste devono essere versate tramite:
Il versamento di nuova liquidità deve avvenire dal 6 maggio al 20 giugno 2022 su libretti Smart e conti correnti intestati allo stesso investitore che sottoscrive un’offerta Smart.
Invece, Supersmart 180 giorni è un’offerta di investimento con un tasso di interesse annuo lordo dello 0,40%.
Concludendo, tra BOT e libretto postale Smart attualmente sembrerebbe essere più conveniente investiti i propri risparmi su questi ultimi.
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