Truffa dei Buoni Postali: la brutta sorpresa dei titoli azzerati e la perdita dei risparmi di una vita

Una truffa dei Buoni Postali è stata individuata dai Carabinieri e un’organizzazione è stata smantellata. Vittime gli anziani titolari di Buoni Postali e vaglia.

Complici alcuni impiegati delle Poste, tre sodalizi criminali sono riusciti a mettere in atto una sessantina di truffe prima di essere identificati e indagati dai Carabinieri.

Truffa dei Buoni Postali
Foto Canva

Diversi comuni italiani sono stati coinvolti nella maxioperazione dei Carabinieri per sgominare un’organizzazione criminale specializzata in truffe, riciclaggio di denaro e falsificazioni. Le vittime designate erano anziani soli e fragili, facile oggetto di manipolazione da parte di malintenzionati.

La rete è stata, fortunatamente, smantellata e i Carabinieri sono riusciti ad indagare 59 persone, 46 delle quali riceventi un’ordinanza di custodia (13 sono già in carcere). Tutto è iniziato dalla procura di Napoli ma, come detto, le province coinvolte sono numerose. Venezia, Brescia, Salerno, Varese, Latina, Frosinone, Milano, Lodi, Avellino, Pordenone, Novara e, infine, Roma, la capitale. Una rete costruita appositamente per rubare i risparmi di anziani cittadini che si sono ritrovati con Buoni Postali azzerati.

L’indagine sulla truffa dei Buoni Postali e i risultati

I Carabinieri hanno stimano più di 60 truffe messe in atto da tre sodalizi criminali avvalendosi della collaborazione di impiegati degli Uffici Postali. I “basisti” segnalavano le persone anziane fragili e sole oppure cittadini residenti all’estero da molti anni con transazioni di denaro onerose. La truffa consisteva nella clonazione dei Buoni Postali oppure dei vaglia per proseguire poi con l’incasso della somma presente recandosi presso lo sportello con i complici. Utilizzando documenti falsi completavano la procedura intascandosi i risparmi di onesti cittadini.

Fortunatamente il raggiro è stato individuato dopo numerose denunce ma ciò non significa che gli attacchi siano terminati. L’attenzione deve rimanere sempre alta soprattutto quando ci sono di mezzo soldi e persone avanti con gli anni. Per questo motivo l’accredito della pensione sul conto corrente, ad esempio, è consigliato rispetto al ritiro in contanti presso un Ufficio Postale. E’ preferibile ritirare somme più piccole dagli sportelli ATM ma sempre prestando le dovute cautele.

I raggiri al Bancomat

Sono state segnalati numerosi tentativi di raggiri presso i Bancomat. La truffa più nota è quella di una banconota lasciata accanto allo sportello, il malvivente che si avvicina alla vittima che sta prelevando per indicare che sono caduti dei soldi e un altro complice che mentre il malcapitato si abbassa prende il bancomat sostituendolo con uno uguale dopo aver, naturalmente, gettato un occhio sul PIN inserito.

Le telecamere e i moderni sistemi di clonazione, poi, sono altri raggiri messi in atto presso gli sportelli ATM. Per questo motivo occorre coprire con la mano libera la tastiera mentre si digita il codice e controllare che non ci siano piccoli dispositivi all’interno della fessura del bancomat.

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