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Superbonus 110% e multe a raffica con il rischio di perdere tutto, “Striscia” smaschera le truffe sui materiali isolanti (VIDEO)

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Le inchieste di Striscia la Notizia provano come sempre a sancire un principio di verità in ciò che riguarda il nostro quotidiano. L’ultima riguarda il Superbonus.

Uno degli ultimi servizi andati in onda con protagonista il sempre attento Moreno Morello ha evidenziato un aspetto sempre attuale per quel che riguarda la questione ristrutturazioni. In questa fase, in tempi insomma di Superbonus 110% sono ancora molti i punti per certi versi poco chiari. Tra questi abbiamo l’aspetto che riguarda l’utilizzo o meno di determinati materiali ed il loro effetto.

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In tempi di Superbonus 110% è al vaglio dell’opinione pubblica e non solo una questione fondamentale ai fini della riuscita dell’intera misura. I cittadini, spesso, si ritrovano vittime, in un certo senso, della poca chiarezza riguardo ad esempio la tipologia di materiali da utilizzare in specifiche situazioni. La misura in questione, cosi come abbiamo imparato nel corso dei mesi scorsi rappresenta un enorme vantaggio per i cittadini. Ristrutturazioni praticamente gratuite a patto che si seguano determinate regole e si raggiunga un preimpostato impatto ambientale.

Come si arriva a questa condizione? Semplice, utilizzando determinati materiali ed agendo in sede di isolamento di pareti e quant’altro per preservare in qualche modo consumi e di conseguenza l’ambiente esterno da emissioni e quant’altro. Moreno Morello, inviato storico di Striscia la Notizia, in uno dei suoi ultimi servizi si è concentrato proprio su quest’aspetto, considerando alcuni equivoci che nel tempo sono venuti a crearsi. In seguito a tali dinamiche i cittadini si sono visti recapitare sanzioni non certo di scarso conto per alcune irregolarità nello svolgimento dei proprio lavoro di ristrutturazione.

“Striscia” e i materiali isolanti: come si fa a capire quali materiali utilizzare e come?

Il problema posto da Moreno Morello è in effetti molto semplice. Quale materiale prodotto da quale azienda è più opportuno utilizzare per rispettare quelli che sono i canoni in qualche modo sposati ed adottati dagli stessi regolamenti di attuazione della misura stessa? La teoria ci dice che in realtà le varie aziende hanno si testato, mostrato ed illustrato i propri prodotti isolanti ma non hanno le idee chiare circa l’opportunità di utilizzare proprio gli stessi prodotti in determinate condizioni e secondo determinate dinamiche.

Succede insomma che i tecnici, gli esperti che supervisionano ad esempio i cantieri vadano ad utilizzare materiali non propriamente adatti e di conseguenza espongono i cittadini, i committenti insomma alle multe salate che lo Stato prevede in certi particolari casi. Come fare quindi per risolvere questa particolare problematica? In realtà al momento proprio niente considerato che gli enti statali coinvolti nell’attuazione della stessa misura, e tra l’altro nel controllo del tutto si rimbalzano, di fatto, la responsabilità di dare spiegazioni e di conseguenza rendendo la posizione dei cittadini ancora più scomoda nel caso specifico.

Oggi, ad esempio le stesse aziende dei prodotti in questione hanno le idee poco chiare. Volontariamente o meno. Costringendo i tecnici a continue richieste di informazioni considerate le scarse notizie che si hanno sull’opportunità di utilizzo di questo o quell’altro determinato materiale. La situazione insomma oggi è particolarmente ingarbugliata. In questa fase insomma, considerate anche le enormi difficoltà per i cittadini per quel che riguarda l’avvio dei lavori relativi proprio alla misura in questione vige una sorta di caos.

I cantieri restano chiusi per l’indisponibilità, ad esempio delle imprese. Situazione dettata dai comportamenti spesso furbeschi delle stesse. I cittadini insomma rischiano di ritrovarsi in un mare di guai tra rallentamenti, inefficienze e conti da pagare. Questo perchè nel caso i destinatari delle multe restano chiaramente loro. La situazione insomma è più che complessa considerato che al momento non sembra esserci una evidente e chiara via d’uscita. Bisognerà attendere, forse. Non si sa quanto di preciso, ma attendere. Moreno Morello ancora una volta sembra aver centrato il punto.

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