Conto corrente e conto deposito sono due strumenti diversi: distinzione, convenienza e costi

Conto corrente e conto deposito, due strumenti con peculiarità specifiche. Ecco come non confonderli.

Conto corrente e conto deposito sono strumenti bancari che si differenziano tra loro per una serie di caratteristiche sostanziali, che ogni privato cittadino dovrebbe conoscere.

Conto corrente e conto deposito
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Conto corrente e conto deposito non sono sinonimi ed anzi si distinguono per una serie di aspetti sostanziali, che di seguito intendiamo chiarire. In linea generale, anticipiamo che in comune hanno il fatto che entrambi sono strumenti bancari che permettono di depositare e gestire denaro, compiendo operazioni di vario tipo.

Conto corrente e conto deposito: cosa sono? Finalità e differenze

Ciò che però fa variare il conto corrente dal conto deposito è rappresentato da due elementi: le modalità d’uso e lo scopo di ciascun strumento. Come distinguere chiaramente le tue tipologie di conto? Qual è la convenienza dell’uno  e dell’altro? Scopriamolo in questa sintetica guida pratica.

Conto corrente: di che si tratta in concreto? La gestione del proprio denaro

Spiegare in che cosa consiste il conto corrente non è operazione complessa. Si tratta di uno strumento che consente al correntista di gestire agevolmente il proprio denaro. In particolare le varie operazioni possono essere compiute fisicamente in filiale o in maniera digitale da remoto, utilizzando carte o servizi di home banking. Proprio quest’ultima modalità è sempre più usata e specialmente dalle giovani generazioni, che hanno più familiarità con le nuove tecnologie.

Decine di milioni di italiani hanno scelto di aprire – in banca o alle Poste – almeno un conto corrente, peraltro praticamente indispensabile per accumulare e utilizzare il denaro. Grazie ad esso depositano somme di denaro e possono compiere una pluralità di operazioni, tra cui il ritiro contante con bancomat, i bonifici, la domiciliazione bollette, l’accredito stipendio ecc.

Per quanto attiene al fattore costi, ricordiamo che questi ultimi sono legati allo specifico prodotto che si sceglie, ovvero alla singola offerta messa in campo da ciascun istituto di credito, e dettagliata per specifiche esigenze del cliente.

Conto deposito: di che si tratta in concreto? La distinzione tra conto libero e vincolato

L’apertura del conto deposito presuppone quasi sempre la previa titolarità di un conto corrente. Dal punto di vista formale, il conto deposito rappresenta uno strumento di risparmio, che consente di effettuare versamenti, ricevere bonifici ed effettuare prelievi.

Da notare subito che gli strumenti per la gestione del denaro sono meno numerosi del conto corrente, ma la remunerazione è maggiore, in quanto il risparmiatore conserva più a lungo fermi i risparmi.

Nella prassi non di rado accade che il conto deposito sia utilizzato come il vecchio libretto di risparmio al fine di mettere da parte somme di denaro, anche a favore di altri soggetti.

Interessante notare la seguente distinzione in tema di conto deposito:

  • Conto libero, il privato può sia versare che effettuare prelievo di soldi, in modo costante;
  • Conto vincolato, il privato può contare su un rendimento più alto, ma implica un periodo prefissato (anche di più anni) in cui non si può intaccare il risparmio messo da parte.

Vero è che nel conto vincolato è sempre possibile svincolare i soldi, ma l’operazione implica ulteriori costi.

Differenza tra conto corrente e conto deposito

A questo punto vediamo in sintesi in che cosa si differenziano tra loro le due tipologie di conto:

  • il conto corrente è un vero e proprio strumento operativo (prelievi, versamenti, pagamenti, bonifici) per gestire il capitale durante la vita quotidiana, a un costo che cambia sulla scorta del servizio e della banca scelta;
  • il conto deposito è propriamente uno strumento di risparmio, che include tassi di rendimento per il risparmiatore. Egli può infatti accantonare il patrimonio, contando sulla rivalutazione. Lo strumento permette di versare i risparmi e ottenere un rendimento che varia in base alla somma depositata. A differenza del conto corrente, il conto deposito non ha strumenti di pagamento, in quanto è pensato esclusivamente per il risparmio, e non include libretto degli assegni, carta di debito o carta di credito.

Scegliere l’uno o l’altro implica per il privato la scelta di cosa realmente vuole da un conto. Il conto corrente è uno strumento indispensabile per chiunque, che non consente di guadagnare, ma che include tuttavia dei costi.

Mentre il privato farà bene ad aprire un conto deposito soltanto quando possa contare su una quota di capitale da “mettere a rendimento”, godendo di una remunerazione che rispetto al conto corrente implica un minimo di rendimenti accettabili, in particolare pensando al caso dell’apposizione del vincolo al capitale per un certo lasso di tempo.

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