Ducati, dramma per la casa motociclistica italiana: muore una delle figure più importanti

Ducati in questi giorni l’azienda ha dovuto affrontare un vero e proprio dramma. È infatti scomparsa una delle figure storiche del management. Vediamo nel dettaglio. 

Un grave lutto ha colpito la Ducati, che si ritrova a perdere, con l’enorme dispiacere di tifosi, addetti ai lavori e appassionati, una di quelle figure che hanno contribuito a forgiarne la storia.

Ducati, dramma per la casa motociclistica italiana
Adobe Stock

La Ducati è una delle case motoristiche più gloriose della nostra storia, che a partire dagli anni novanta ha iniziato una vera e propria corsa alla produttività, che le ha permesso di diventare in poco tempo leader del suo settore. 

Ducati, una storia di successo che ha trovato il suo apice con l’ingaggio di Stoner

L’apice lo si è forse raggiunto quando Casey Stoner ha deciso di legare la sua avventura sportiva alla Ducati, dando inizio a una serie di successi che resteranno per sempre nella storia della casa produttrice e che hanno contribuito a renderla grande nel mondo. Un ruolo di primo piano, come è evidente, lo hanno avuto i vari amministratori delegati che in questi trent’anni si sono avvicendati nella gestione dell’azienda.

C’è stato ad esempio Massimo Bordi, diventato una vera e propria icona tra tifosi e addetti al settore per essere stato l’inventore del motore Desmoquattro. Ci sono poi stati Mengoli e Preziosi, che hanno contribuito ad agevolare ulteriormente lo sviluppo nel mondo dell’azienda, fino ad arrivare all’attuale amministratore delegato, Claudio Domenicali.

Gli ultimi dieci anni hanno visto oltretutto fare la Ducati un ulteriore passo in avanti nel consolidamento della squadra e del business. Logico che un marchio divenuto così prestigioso abbia iniziato ad attirare anche l’interesse dei giovani laureati. In pochi anni, per chi usciva dall’università, lavorare in Ducati è diventato una vera e propria ambizione professionale. 

Ducati, un vero e proprio dramma ha colpito la casa motociclistica italiana: che cos’è successo

Tra questi, uno dei talenti più interessanti entrati in azienda è quello di Giulio Malagoli. Un giovane che si era laureato con una tesi sulla Ferrari all’Università di Modena. ben presto però Malagoli capì che le moto riuscivano a emozionarlo più delle vetture ed è con questa convinzione che entra in Ducati. Qui inizia una storia di successo, in quanto diviene uno dei padri fondatori del progetto Monster che farà le fortune della Ducati.

Malagoli fa rapidamente carriera in azienda, e nel 2004 assume il ruolo di direttore del marketing. Nel 2020 viene poi ulteriormente promosso diventando il responsabile del reparto di sviluppo.Fedeltà assoluta e un talento sopra le righe gli hanno permesso di diventare una delle figure fondamentali all’interno della Ducati. Purtroppo, la scorsa estate Malagoli aveva scoperto di avere una malattia incurabile. 

Malagoli si è spento a soli 48 anni a causa di una malattia incurabile

A soli 48 anni è stato costretto quasi subito a lasciare il suo lavoro per curarsi, e purtroppo non ce l’ha fatta. Si è spento nella notte del 4 Aprile 2002 lasciando una moglie e due figli. I suoi funerali si sono svolti nella giornata di martedì presso la chiesa Saliceto San Giuliano di Modena.

La Ducati perde una delle figure fondamentali che l’hanno portata al successo nell’ultimo decennio ed un uomo di saldi valori e con una profonda passione per le moto.

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