Brusco taglio alla busta paga con l’assegno unico figli, ecco qual è il reale guadagno

Un sostegno economico alle famiglie per ogni figlio a carico. Questa potrebbe essere la definizione dell’assegno unico e universale.

Entrato in vigore il 1° marzo 2022 (ma in via sperimentale dal il 1° gennaio al 28 febbraio) l’assegno ha subito dato dei problemi. Questo anche a causa dei classici ‘furbetti’ che pur di ottenerlo hanno messo in atto la loro creatività. Ne abbiamo parlato in questo articolo Assegno unico figli: attenzione alle truffe e agli errori che bloccano il bonus.

assegno unico
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Comunque sia, con un comunicato pubblicato il 1° aprile, l’INPS avvisa che tutti i pagamenti di marzo sono completati. Il comunicato si riferisce alle domande inviate entro febbraio 2022. In totale, tra gennaio e febbraio, le domande accolte sono state 4.744.022.

Assegno unico e universale, cosa succederà agli ANF?

L’Assegno unico e universale (AU) istituito con il decreto-legge n.230 del 29 dicembre 2021 ed entrato in vigore il 1° marzo 2022 in pratica sostituisce queste prestazioni a sostegno della famiglia:

  • premio nascita (bonus mamma domani);
  • bonus tre figli;
  • bonus bebè (assegno di natalità);
  • ANF e detrazioni per i figli a carico al di sotto dei 21 anni

Saranno soprattutto questi ultimi a subire una rilevante cambiamento. Infatti, a partire dallo stipendio di marzo 2022, gli Assegni al nucleo familiare (ANF) per nuclei familiari con figli non saranno più erogati.

Gli ANF e gli assegni familiari (AF) saranno erogati solo se il nucleo familiare è composto da fratelli, sorelle o da nipoti con un’età inferiore ai 18 anni. Il limite di età non si applica se tali parenti si trovano in una situazione di disabilità permanente e impossibilitati a dedicarsi a un lavoro.

Inoltre, anche se un figlio ha compiuto 21 anni, non sarà possibile chiedere gli ANF o gli AF per le suddette condizioni.

Infine, gli assegni familiari continueranno a essere garantiti per i nuclei familiari composti unicamente da chi ha coniugi a carico. Tranne se i coniugi non solo legalmente ed effettivamente separati.

Anche i nonni pensionati che avevano i nipoti a carico, non potranno più richiedere gli ANF perché con l’assegno unico saranno i genitori a richiedere il sostegno per i figli.

A chi spetta l’AU

Possono richiedere l’Assegno unico e universale i nuclei familiari con i figli a carico fino ai 21 anni di età. È universale perché può essere richiesto da tutti indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori. Anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore a 40mila euro. Se manca l’ISEE, saranno considerati gli importi minimi. Si consiglia la lettura di questo articolo Assegno unico e ISEE, come correggere gli errori per non perdere il bonus.

Ricordiamo che è possibile inoltrare domanda fino al 30 giugno, così da ottenere anche gli arretrati a partire da marzo. Dopo questa data, invece l’assegno sarà calcolato su base mensile e pagato il mese successivo a quello in cui è stata inviata la domanda.

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