Ticket sanitario, in alcuni casi non devi pagarlo: ecco quali

Ticket sanitario, ci sono diversi casi in cui è possibile richiedere un’esenzione dal pagamento. Vediamo nel dettaglio quali. 

I contribuenti italiani possono richiedere l’esenzione dal pagamento dei ticket sanitari per diversi motivi.

ticket sanitario esenzione
Pixabay

È bene però precisare che per approfittare di queste agevolazioni concesse dallo stato bisognerà presentare una specifica richiesta. In questa sarà necessario specificare il motivo per cui si ritiene di aver diritto all’esenzione. La domanda va presentata non all’Istituto di Previdenza Sociale, ma invece alla Asl di riferimento sul territorio, e questo è un particolare che molti contribuenti ignorano. 

Ticket sanitario, alcuni casi in cui è possibile richiedere l’esenzione

La prima cosa da capire è in quali casi la legge prevede che il cittadino debba pagare il ticket sanitario. Questo accade quando ad esempio si finisce al pronto soccorso, ma con un codice bianco, che segnala un rischio molto basso per la salute. In questi casi lo stato non ritiene prioritario pagare le prestazioni mediche ricevute, e dunque il contribuente è tenuta ad effettuare questa spesa di tasca propria.

Dunque queste prestazioni, anche laddove risultino comprese in normale spese di assistenza, a queste condizioni vengono saldate dal cittadino. Ci sono però, come si spiegava in precedenza, diversi casi in cui invece è possibile ottenere l’esenzione. Quando ad esempio il richiedente ha un reddito molto basso, oppure risulta disoccupato, potrà presentare richiesta. 

Ticket sanitario, bisogna pagarlo anche si si è in gravidanza o maternità?

Questo vale anche in caso di un’età avanzata o se il richiedente si trova in stato di gravidanza o di maternità. Tutte situazioni in cui lo stato concede un’esenzione totale dal ticket sanitario. Vediamo più nello specifico le altre categorie che hanno diritto a non pagare le spese sanitaria. Parlavamo prima dell’età come requisito e infatti i ticket vengono concessi a prescindere se si tratta di bambini che abbiano meno di sei anni di età.

Ma anche nel caso il cui soggetto abbia un’età superiore a 65 anni. In entrambi i casi però si deve rientrare in un nucleo familiare che ha un reddito inferiore ai 36 mila euro l’anno. L’esenzione viene concessa poi in automatico a chi ha già usufruisce dell’assegno sociale. E come, avevamo già accennato, coloro che risultano disoccupati.

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