Bollette luce e gas, cosa accade quando non siamo più in gradi pagarle? Scatta subito la messa in mora? Vediamo nel dettaglio cosa prevede la legge.
Negli ultimi mesi, i contribuenti italiani hanno dovuto fare i conti con gli abnormi aumenti dei prezzi sulle bollette.
Gli incrementi sulle utenze di luce e gas hanno messo in forte difficoltà economiche tantissime famiglie su tutto il territorio nazionale. E in molti, iniziano ad avere serie difficoltà a pagare delle fatture che aumentano di mese in mese.
Ma cosa accade esattamente quando, per diversi motivi, non paghiamo una bolletta di luce e gas? In primo luogo bisogna comprendere che questi episodi accadono, e non sempre è colpa del cliente a cui è addebitata la fattura. Può ad esempio capitare che la fattura arrivi in ritardo, mettendo l’utente nell’impossibilità di saldare i termini stabiliti.
In questo molti temono che possa scattare subito una procedura di morosità ma non è così. Anzi, si deve invece attivare una procedura per segnalare il motivo del ritardo dei pagamenti, e dopo i dovuti controlli, si avrà diritto anche a un rimborso.
Il discorso poi cambia se l’utente ha un contratto energetico inserito nel regime di maggior tutela o se invece ne ha stipulato uno sul mercato libero. Nel primo caso, il venditore ha in automatico il diritto di poter richiedere al cliente di pagare degli interessi di mora per ogni singola giorno di ritardo.
E il tasso di interesse in questo caso corrisponderà allo stesso fissato dalla Banca Centrale Europea, ma con una maggiorazione del 3,5 per cento. Se però l’utente ha sempre pagato regolarmente tutte le bollette, in un periodo che tiene conto degli ultimi due anni, i primi dieci giorni avrà diritto a vedersi applicato soltanto il tasso di interesse legale senza maggiorazione.
Se invece il contratto è stato siglato nel mercato libero, in questo caso il venditore che ha la fattura non saldata, potrà chiedere sia gli interessi di mora previsti, che qualunque tipo di spesa non pagata sia stata prevista nel contratto.
È importante poi su questo precisare che i venditori sono tenuti per legge ad emettere la fattura sulle utenze energetiche entro un massimo di 45 giorni. Il riferimento qui è all’ultimo fatturato o in alternativa al termine ultimo per il pagamento indicato nel contratto.
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