Busta+paga+di+marzo+pi%C3%B9+bassa%3A+spiacevole+sorpresa+per+tutti%2C+ecco+perch%C3%A9
informazioneoggi
/2022/03/28/busta-paga-marzo-basso-sorpresa/amp/
Economia

Busta paga di marzo più bassa: spiacevole sorpresa per tutti, ecco perché

Published by

Sorprese nella busta paga di marzo. Infatti, il cedolino sarà più “leggero”. La comunicazione sul sito del MEF.

La comunicazione è stata pubblicata sulla piattaforma NoiPA del ministero dell’Economia e delle Finanze. Infatti, la legge di Bilancio 2021 (Legge n. 234/2021) ha introdotto molte novità sia fiscali sia previdenziali.

Adobe Stock

Gli effetti sulla busta paga di marzo saranno evidenti. Tra le motivazioni la riforma fiscale e l’assegno unico ma anche la revisione di bonus e agevolazioni. La conseguenza è un ribasso sull’importo del cedolino di marzo.

Busta paga di marzo: cedolino più “leggero”

La riforma Irpef, insieme all’assegno unico ha reso più leggero lo stipendio di marzo. È ci saranno proprio nel cedolino di questo mese gli effetti delle due riforme.

La riforma fiscale, in vigore da gennaio, ha ridotto gli scaglioni delle aliquote (da cinque a quattro) e ridistribuito i redditi. Modificando in questo modo anche le agevolazioni e i bonus, compreso i 100 euro del bonus Renzi (o trattamento integrativo).

Invece, l’assegno unico (in realtà assegno unico e universale), entrato a regime proprio il mese di marzo, ha sostituito l’assegno al nucleo familiare. Adesso si basa sull’Isee e non più sul reddito.

Sarà pagato direttamente dall’INPS nelle modalità decise dal richiedente e non più in busta paga. Di conseguenza, l’importo dello stipendio sarà ridotto. Inoltre, l’assegno arriverà a marzo solo per chi ha fatto domanda entro febbraio. Tutti gli altri, se faranno richiesta entro giugno, potranno ricevere gli arretrati.

Cedolino e bonus Renzi

La legge di Bilancio 2022 ha modificato i parametri del bonus Renzi. Infatti, ha cancellato la detrazione per i redditi più alti. Quindi i lavoratori dipendenti e assimilati con redditi fino a 15mila euro riceveranno in busta paga l’importo intero di 100 euro (voce “trattamento integrativo”).

Invece, per i redditi tra i 15mila e i 28mila euro, il bonus non sarà inserito più in busta paga, ma compensato dall’incremento della detrazione fino a un massimo di 945 euro all’anno.

Le detrazioni da considerare sono indicate negli articoli 12 e 13 del TUIR (Testo unico delle imposte sui redditi) e riguardano: spese edilizie, interessi su mutui, spese sanitarie, versamenti volontari. Queste spese saranno verificate nella prossima dichiarazione dei redditi. Quindi, i dipendenti con un reddito maggiore di 15mila euro dovranno aspettare il prossimo anno per vedere gli importi regolarizzati.

Published by

Recent Posts

Ecco perché dovresti smettere subito di usare sempre la stessa carta punti

Milioni di italiani la usano ogni giorno senza sapere cosa si nasconde dietro questo gesto…

1 ora ago

Codice della Strada: se commetti questo banale errore ricevi una multa da 1.100 euro

Brutti tempi per gli automobilisti: basta commettere un errore banalissimo - che avremo già fatto…

2 ore ago

Lo specchio del bagno è di fronte all’ingresso? C’è un motivo preciso se hai fatto questa scelta

Ogni nostra scelta rispecchia un tratto nascosto della nostra personalità. Vediamo cosa significa se hai…

7 ore ago

100 euro in più sullo stipendio se si presenta questa documentazione entro il 30 settembre

Alcuni lavoratori hanno diritto a un bonus di 100 euro in busta paga. Cosa fare…

8 ore ago

Mia madre è stata truffata su WhatsApp: bastava conoscere questi 3 segnali

Quando un messaggio inaspettato può trasformarsi in un incubo: la storia che ha sconvolto migliaia…

9 ore ago

Sconto IMU del 50%: ecco chi può usufruire di questa agevolazione

Non ne puoi più dell'IMU? Forse puoi usufruire di uno sconto del 50% e non…

11 ore ago