Telecamere ai semafori, incubo degli automobilisti: accese o spente?

La sicurezza stradale è qualcosa di assolutamente determinante nel nostro quotidiano, qualcosa da pretendere assolutamente.

Guidare, stare al volante, negli ultimi anni è diventata una operazione che richiede sempre maggiore attenzione. La necessità nasce dalle continue distrazioni che in quella situazione possono in qualche modo determinare atteggiamenti rischiosi per se e per gli altri. L’utilizzo forsennato di smartphone ad esempio rappresenta un rischio serio per la nostra sicurezza. Di conseguenza il codice della strada negli ultimi tempi è stato in qualche modo reso molto più complesso e severo nei confronti di chi infrange quelle che sono le regole al volante e non solo.

Cosa succede quando non rispetti il semaforo rosso?
Cosa succede quando non rispetti il semaforo rosso?

La tendenza a correre, ad andare di fretta, a vivere ogni situazione con la frenesia che in genere contraddistingue i nostri tempi rappresentano dei seri rischi per la nostra incolumità e soprattutto per coloro che ci circondano. Allo stesso tempo cosi accennato in precedenza sono cresciute, aumentate in maniera esponenziale le misure di sicurezza attuate dai singoli comun e non solo. Il controllo della viabilità, il controllo della condotta stessa degli automobilisti ai semafori o in particolari strade. Le telecamere insomma installate su larga scala.

Strumenti per il controllo la velocità delle stesse automobili in particolari tratti stradali e tanto altro ancora. Di conseguenza, li dove possibile l’automobilista non pensa, purtroppo, a moderare il suo atteggiamento, a prediligere sempre e comunque la sicurezza sua e di chi gli sta intorno ma a come farla franca rispetto ai controlli dei vari strumenti elencati in precedenza. Una delle questioni a riguardo più particolari riguarda proprio le telecamere ai semafori. L’abitudine, pericolosissima di accelerare, ad esempio, per evitare il rosso che sta per manifestarsi.

Telecamere ai semafori, incubo degli automobilisti: l’incubo di chiama T-red

La necessità di tenere a bada in un certo senso gli automobilisti ai semafori nasce chiaramene con l’intento di evitare incidenti agli incroci. Dinamiche capaci di coinvolgere sia altre persone al volante che semplici pedoni. L’attuale tecnologia in quanto a videosorveglianza, per cosi dire, ai semafori si chiama “T-red”. Facciamo riferimento in questo caso ad apparecchi elettronici, che sono tra l’altro ben visibili, quindi nessun incubo nascosto per gli automobilisti. Strutturato con la presenza di più telecamere il congegno dispone per ogni telecamera due dispositivi, uno a colori ed uno ad infrarossi.

La telecamera a colori è utile ad inquadrare il transito vero e proprio delle singole auto in prossimità dell’incrocio in questione. Quella ad infrarossi, invece, rileverà le targhe delle vetture. 60 scatti al secondo, questa la portata dell’apparecchio in questione nel momento in cui il semaforo diventa rosso. Il dispositivo deve essere per legge segnalato con apposita segnaletica cosi come avviene ad esempio per gli autovelox. Inoltre c’è da aggiungere che lo stesso congegno può scattare nel momento in cui si oltrepassa la linea di stop. In quel caso la multa che ne consegue può variare tra i 42 ed i 173 euro.

Massima attenzione, quindi, per tutti gli automobilisti non solo in presenza di semaforo rosso ma anche soltanto nell’attraversamento della linea di stop, azione chiaramente che potrebbe comportare un elevatissimo rischio. Cosi come accennato in precedenza da pochi mesi il codice della strada ha visto l’inasprimento delle sanzioni nei confronti di chi metter a repentaglio la vita altrui e chiaramente la sua al volante. Pene severe inoltre anche per chi inquina, e per chi gettando oggetti dal finestrino può intralciare la stessa viabilità. Automobilisti insomma sotto pieno controllo delle autorità.

Vietato qualsiasi passo falso. Il tutto potrebbe concretizzarsi presto in una multa di certo non si può ritenere cosa gradita. La sicurezza insomma al primo posto, tra tecnologie avanzate e buon senso il traguardo potrebbe dunque essere vicino.

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