Il bollo auto è obbligatorio per legge, ma alcuni cittadini in possesso della legge 104 ne sono esenti. Vediamo perché e quando spetta.
Tutti i proprietari di veicoli sono tenuti a pagare obbligatoriamente il bollo auto. Il pagamento è dovuto anche se il veicolo non è utilizzato. Il contributo della tassa varia da regione a regione e, dal 1998, viene calcolato sulla potenza effettiva, ovvero sul numero dei kilowatt.
La legge, però, prevede che una determinata categoria di soggetti sia esente. Tale beneficio spetterebbe ai cittadini in possesso di un certificato ai sensi della legge 104/92.
La legge 5 febbraio 1992, n. 104 (legge 104) nasce come riferimento legislativo per i cittadini con disabilità e per i loro familiari (caregiver). Lo scopo della legge è garantire “l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone che vivono in stato di handicap”. Nello stesso tempo, tutela e supporta le famiglie con aiuti di tipo socio-assistenziale o psicologico.
Inoltre, i beneficiari della legge 104 posso usufruire di varie agevolazioni, come ad esempio l’esenzioni del bollo auto, se in possesso di determinati requisiti.
Infatti, sono esenti dal pagamento del bollo i disabili:
Tutti i soggetti in questione devono essere in possesso del verbale di accertamento dell’invalidità rilasciata dalla commissione medica ASL e ricevuta dall’INPS.
I veicoli sui quali si applica l’esenzione devono avere queste caratteristiche:
Se la persona con disabilità possiede più veicoli, dovrà decidere su quale applicare l’esenzione, indicando nella documentazione la targa del veicolo scelto.
L’esenzione può essere richiesta dal proprietario con disabilità e intestatario del veicolo oppure il familiare, se egli è fiscalmente a carico.
Bisogna rivolgersi all’ufficio tributi della comune di residenza oppure all’ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate. In alcune regioni è possibile rivolgersi alle delegazioni ACI.
La domanda andrà presentata solo una volta e, se riconosciuta, sarà automaticamente valida per gli anni successivi. Qualsiasi variazione nei requisiti, dovrà, però, essere comunicata allo stesso ufficio che ha preso in carico la domanda la prima volta.
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