Risparmiare sulla bolletta è possibile: occhio a questi elettrodomestici

I rincari energetici non si fermano, e sempre più famiglie cercano nuovi modi per risparmiare sulle bollette. Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo. 

In un momento storico già profondamente segnato dalla pandemia e dai rincari energetici, la guerra scoppiata alcune settimane fa in Ucraina, rischia di dare al vecchio continente il colpo di grazia.

Risparmiare sulla bolletta è possibile
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Basti solo pensare che la prima e diretta conseguenza dei bombardamenti ancora in corso, è stata quella di un repentino incremento delle utenze di luce e gas. 

Bollette, famiglie sempre più attente ai consumi: cosa si fa per risparmiare

L’ennesima emergenza che ha reso sostanzialmente inutile il decreto che il governo Draghi aveva varato a fine anno per calmierare i prezzi. Il problema delle bollette si sta rapidamente trasformando in una vera e propria tragedia sociale, con dei costi che rischiano di rivelarsi insostenibili per milioni di cittadini. Ecco perché i nuclei familiari sono sempre più attenti alle spese che fanno e si cercano come mai in passato dei di per risparmiare sull’energia. Ed è per questo che abbiamo stilato elenco degli elettrodomestici che consumano di più

Molti contribuenti hanno iniziato ad esempio a comprare per le loro abitazioni delle lampadine specifiche, che consentono di ridurre il consumo energetico. E una delle soluzioni è per l’appunto quella di sostituire quelle tradizionali con le lampadine a Led. Si stanno inoltre cercando di evitare anche molti errori che si fanno solitamente nell’utilizzo dei termosifoni. 

Bollette, la tecnologia può aiutarci a risparmiare: ecco come

Uno di questi è ad esempio quello di non lasciarli in funzione per troppe ore nel caso in cui il termostato indichi già una temperatura molto alta. Oltre a questo, per ottimizzare al massimo la produzione, è ormai indispensabile munirsi di una caldaia di classe A. Per quanto abbiano un costo maggiore dei modelli tradizionali, questi dispositivi tecnologici di ultima generazione permettono un notevole risparmio energetico nel tempo. 

Tutti sanno poi quanto pesa sulla fattura energetica l’utilizzo dell’acqua calda. Anche per questo aprire e chiudere il rubinetto troppo spesso per utilizzarla, è un’abitudine che va cambiata. La caldaia in questo modo si accende troppe volte, bruciando ogni volta del gas che andrebbe invece risparmiato. E su questo, le famiglie italiane stanno iniziando a fare particolare attenzione. La situazione è molto critica e la prossima mazzata rischia di arrivare a causa dei nuovi aumenti incontrollati sul prezzo del gas naturale. 

L’intervento di Balassoni alla Camera

Lo ha spiegato Fabrizio Balassone, a capo dei servizi della struttura economica di banca Italia, in un intervento davanti alle commissioni di ambiente e attività produttive alla camera. L’uomo nella sua relazione ha dichiarato che “L’11 marzo il prezzo del gas naturale era piu’ elevato di oltre il 40% rispetto alla vigilia dell’invasione dell’Ucraina, quello dell’elettricità era pressoché raddoppiato in Italia. 

Le quotazioni hanno toccato un picco il 7 marzo per il gas e l’8 marzo per l’elettricità. Dalla seconda metà del 2021 i rincari delle materie prime energetiche si sono tradotti in significativi rialzi dei prezzi dell’elettricita’ e del gas per famiglie e imprese.  La situazione e’ peggiorata dopo l’aggressione russa all’Ucraina: dall’inizio della guerra i prezzi sono aumentati significativamente, in un contesto di forte volatilita’”. 

Resta il problema degli approvvigionamenti energetici

Il nostro paese dunque sta attraversando una fase molto critica riguardo gli approvvigionamenti energetici. Il governo deve dunque pensare a dei sostegni più mirati per l’industria e i cittadini. Troppe famiglie si trovano già adesso in una profonda condizione di vulnerabilità economica, e se non si agisce in fretta, dopo rischia di essere troppo tardi. Balassone ha poi voluto anche commentare le misure che il governo ha inserito nell’ultimo governo energia. A suo parere vanno comunque lette in positivo in quanto “compensano parzialmente i rincari energetici e rispondono all’esigenza di renderne meno brusco l’impatto sui bilanci di famiglie e imprese”.

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