Smartphone ricondizionati, perché sono convenienti e come vengono classificati

Smartphone ricondizionati, non tutti sanno perché sono così convenienti da acquistare. Vediamo nel dettaglio come funzionano. 

Uno smartphone ricondizionato è un dispositivo che era già stato utilizzato da un precedente consumatore, è che viene in seguito rivenduto e reimmesso sul mercato, dopo essere stato ricondizionato.

Si può intendere questo processo di ricondizionamento come una formattazione totale del dispositivo tecnologico fatta da un informatico.  

Smartphone ricondizionati, perchè stanno ottenendo un grande successo

Naturalmente, il prezzo di vendita rispetto a un modello nuovo scende tra il 40 e il 60 per cento. Ed è per questo, avendo un costo ridotto, che ben presto gli smartphone ricondizionati hanno gradualmente conquistato il mercato online. Su internet infatti questi dispositivi stanno ottenendo grande successo,  anche perché, e questo molti non lo sanno, si tratta anche di una soluzione ecologica.

Viene infatti data una nuova vita ad un prodotto che già esiste sul mercato e può dunque soddisfare i bisogni dei consumatori, e al contempo si evita dunque uno spreco di risorse per costruirne uno nuovo. Prima di essere nuovamente immesso sul mercato, il terminale, come si accennava in precedenza, viene formattato.

Oltre a questo, in seguito viene anche testato e pulito in modo molto accurato. E infatti la maggior parte vengono venduti con una vera e propria garanzia commerciale. Una pratica che oltretutto è sempre più diffusa e praticata dai rivenditori. Che possono così presentare al consumatore un dispositivo su cui possono anche garantire assistenza gratuita, contando sulla sua resistenza e funzionalità. 

Smartphone ricondizionati, perché è importante acquistarli solo da rivenditori autorizzati 

E infatti, i cataloghi d’acquisto di questi dispositivi ricondizionati che si possono trovare online, sono sempre più grandi. E questo ha portato negli ultimi anni, alla nascita di un vero e proprio pubblico di nuovo consumatori. Le aziende ci credono tanto, basti solo pensare che in Italia, sempre più youtubers vengono assunti come testimonial per l’acquisto di smartphone ricondizionati. È importante però che i consumatori si preoccupino sempre di acquistare questi prodotti da rivenditori autorizzati.

Gli unici profili commerciali in questo settore in grado di assicurare professionalità. Ormai, anche i grandi produttori come Apple si sono arresi a questo fenomeno, e offrono anche loro assistenza e rigenerazioni di questi dispositivi. 

Smartphone ricondizionati, come vengono classificati

Gli smartphone ricondizionati vengono venduti con una garanzia e vengono anche classificati secondo uno specifico grado. I criteri riguardano il grado di usura riscontrato e la sua estetica. Se un dispositivo ricondizionato viene classificato con il Grado A, significa che si tratta di un cellulare quasi nuovo. Che non ha dunque segni evidenti di usura e utilizzo.

Il Grado B indica invece uno smartphone che reca dei livelli molto lievi di usura. Il grande C si riferisce a un dispositivo in buone condizioni che però presenta dei difetti estetici. Il Grado D indica infine un cellulare che funziona perfettamente, che comunque risulta usurato dal tempo e danneggiato nell’estetica.

È bene infine precisare che quando uno smartphone viene ricondizionato, tutti i dati personali del precedente proprietario vengono cancellati. Si cancella infatti ogni cosa, effettuando in seguito un aggiornamento del sistema a seconda del modello. È comunque sempre importante testare il dispositivo nel momento in cui lo si acquista per verificare il suo stato effettivo. Il pericolo, quando si acquista da rivenditori autorizzati, di trovarsi di fronte a delle fregature è bassissimo.

Ma trattandosi di dispositivi ricondizionati, e comunque bene avere sempre un occhio di riguardo. Anche perchè, per il momento non esiste una vera e propria regolamentazione del mercato. È stato comunque disposto per legge che non si può rimettere in vendita un cellulare che risulti inferiore al 50 per cento delle prestazioni originarie. 

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