Pensione con legge 104: penalizzazione sull’importo? La verità che non ti aspetti

I lavoratori “caregiver” cioè coloro che assistono un familiare con handicap grave, ai sensi della legge 104, possono anticipare la pensione.

La legge 104 oltre al pensionamento anticipato, permette anche di ottenere molte agevolazioni nel campo del lavoro. In effetti, permette di fruire di tre giorni di permesso e del congedo straordinario di due anni. Entrambe le agevolazioni sono retribuite e coperte da contribuzione figurativa, valida ai fini pensionistici.

Pensione con legge 104: si riceve una penalizzazione sull'importo?
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Tanti i dubbi su questa misura e se si subisce una penalizzazione sull’importo della pensione. In merito è arrivata una richiesta da un nostro Lettore: “Salve vorrei esporre un quesito: sono una lavoratrice in ASL, usufruisco di legge 104 comma 3 per i miei genitori. Vorrei sapere se hai fini pensionistici mi verrà decurtato l’importo della pensione! Potrò  andare in pensione con lo stesso importo di chi non usufruisce di 104, oppure, sarò penalizzata? Grazie”

Permessi legge 104: retribuiti  e coperti da contribuzione figurativa

I permessi legge 104 di tre giorni al mese, anche in modalità frazionata, non penalizzano la pensione, in quanto prevedono l’accredito di una contribuzione figurativa di tutto il periodo di astensione lavorativa. I contributi figurativi versati per i permessi legge 104, sono utili al raggiungimento del diritto alla pensione.

Quindi, i contributi figurativi accreditati per i permessi legge 104, non influiscono negativamente sulla pensione, ci sono dei limiti contributivi solo nel caso di congedo straordinario di due anni per assistere il familiare disabile in situazione di gravità. Ma nessuna diminuzione per i tre giorni di permesso al mese.

Penalizzazione su congedo straordinario

In effetti, coloro che fruiscono del congedo straordinario di due anni da fruire nell’intera vita lavorativa, la normativa prevede dei massimali di accredito contributivo e di retribuzione. Per l’anno 2021 il tetto da considerare è di 48.737 euro, tale importo deve essere ripartito tra indennità e contribuzione.

In riferimento alla ripartizione, l’indennità economica è pari a 36.645 euro nell’anno, circa 100,12 euro al giorno. I restanti 12.092 euro annui sono considerati per l’accredito della contribuzione figurativa. Si tratta di circa il 33% dell’indennità annua di 36.645 euro.

Secondo questi calcoli, chi percepisce uno stipendio più altro e di conseguenza contributi alti, può avere una penalizzazione sull’importo della pensione, perché i contributi accreditati sono di importo inferiore.

<<Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, inviala alla mail: esperto.informazioneoggi@gmail.com>>>

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