Bonus Natale di 155 euro: accredito inaspettato per i pensionati

Un accredito inatteso ha reso la pensione di dicembre più ricca per centinaia di migliaia di persone: tra bonus di fine anno e quattordicesima, l’Inps ha riconosciuto somme aggiuntive fino a 155 euro ai pensionati con i redditi più bassi. Un intervento mirato, arrivato sotto le feste, che ha inciso concretamente sull’importo mensile.

Per molti pensionati italiani il cedolino di dicembre 2025 non ha avuto il consueto importo. Oltre alla tredicesima, l’Inps ha infatti riconosciuto un bonus di Natale fino a 154,94 euro, affiancato, per alcuni, anche dal pagamento della quattordicesima.

Pensionato contento soldi
Bonus Natale di 155 euro: accredito inaspettato per i pensionati (Informazioneoggi.it)

Un doppio intervento che ha coinvolto oltre 400.000 pensionati, tutti accomunati da pensioni di importo minimo e da redditi contenuti. Non si tratta di una misura strutturale, ma di un sostegno una tantum che punta a rafforzare il potere d’acquisto in un periodo tradizionalmente segnato da spese più elevate.

Bonus di Natale Inps: cos’è, quanto vale e a chi spetta

Il cosiddetto bonus di fine anno erogato dall’Inps consiste in un importo aggiuntivo una tantum, riconosciuto sulla pensione di dicembre 2025, con un valore massimo pari a 154,94 euro. L’agevolazione riguarda esclusivamente i titolari di pensioni previdenziali minime, cioè trattamenti il cui importo complessivo annuo non supera il trattamento minimo, fissato per il 2025 a 7.844,20 euro. Con l’aggiunta del bonus, il totale annuo può arrivare fino a 7.999,14 euro, senza superare la soglia consentita.

Il beneficio non si limita però all’importo della pensione. L’Inps valuta anche il reddito complessivo individuale, che non deve superare 11.766,30 euro, e, nel caso di pensionati coniugati, il reddito familiare, che non può andare oltre 23.532,60 euro. Il superamento anche di una sola di queste soglie comporta l’esclusione dal bonus o una riduzione proporzionale dell’importo.

Un caso pratico aiuta a capire la portata della misura. Un pensionato solo, titolare di una pensione annua pari a 7.700 euro e con redditi complessivi inferiori al limite previsto, ha ricevuto l’intero bonus di quasi 155 euro. Diversa la situazione di chi, pur avendo una pensione minima, supera di poco il tetto reddituale complessivo: in quel caso l’Inps riduce l’importo o lo azzera.

Pensionati “infrannuali”, controlli e quattordicesima di dicembre

Particolare attenzione riguarda i neo-pensionati, cioè coloro la cui pensione è iniziata nel corso del 2025. In questi casi il bonus di Natale non viene riconosciuto per intero, ma calcolato in dodicesimi, in base ai mesi effettivi di percezione della pensione. Anche i limiti di reddito vengono rapportati ai mesi. La regola cambia solo quando il pensionato infrannuale risulta titolare anche di un’altra pensione con decorrenza precedente: in questa ipotesi, se i requisiti sussistono, l’Inps può erogare l’importo pieno.

Accanto al bonus, la pensione di dicembre ha incluso anche il pagamento della quattordicesima per la seconda platea del 2025. Hanno ricevuto la somma aggiuntiva i pensionati che hanno compiuto 64 anni tra il 1° agosto e il 31 dicembre 2025 e coloro che sono diventati titolari di pensione per la prima volta nello stesso anno, sempre nel rispetto dei limiti reddituali previsti. Complessivamente, a dicembre l’Inps ha liquidato la quattordicesima a 149.580 pensionati.

L’Istituto ha inoltre avviato una fase di rielaborazione delle posizioni, recuperando casi inizialmente esclusi per mancanza di dati reddituali aggiornati e verificando, al contrario, le situazioni in cui i requisiti sono venuti meno nel secondo semestre. Quando emerge un pagamento indebito, l’Inps avvisa il pensionato e procede al recupero in 12 rate mensili, trattenute direttamente sulla pensione. Un passaggio che rende fondamentale la corretta e tempestiva dichiarazione dei redditi, per evitare conguagli inattesi e riduzioni future dell’assegno

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