A volte, la procedura per ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile o dell’aggravamento 104 può essere molto lunga. Come rimediare?
I soggetti affetti da una riduzione della capacità lavorativa di almeno un terzo (33%), derivante da una patologia o una disabilità, possono richiedere il riconoscimento della cd. invalidità civile e ottenere una serie di vantaggi economici, fiscali e lavorativi.

Il procedimento per l’ottenimento del beneficio segue uno specifico iter burocratico, i cui protagonisti sono l’ASL e l’INPS. Gli interessati, infatti, devono sottoporsi a una visita medico-legale, che si svolge secondo tempistiche predefinite. Se, però, vengono sanciti dei limiti di tempo massimi, per evitare che la fase di accertamento si protragga eccessivamente, è anche vero che moltissime persone sono costrette a fare i conti con inaccettabili lungaggini. Cosa possono fare i cittadini se i tempi fissati non vengono rispettati?
Riconoscimento invalidità civile e aggravamento: le tempistiche da conoscere
A volte le tempistiche per le risposte alle domande di riconoscimento dell’invalidità civile o di aggravamento 104 si dilatano per inefficienza dell’ASL o per la complessità della patologia posseduta. In generale, il procedimento per l’ottenimento dell’invalidità civile dovrebbe concludersi entro 120 giorni dalla richiesta, come sottolineato da alcune Circolari INPS (come la Circolare n. 131 del 28.12.2009 e la Determinazione n. 1 del 25.01.2011).

In realtà, la maggior parte degli interessati è costretta ad attendere più di 200 giorni. I ritardi interessano anche la convocazione a visita, che dovrebbe avvenire entro 30 giorni (oppure 15, nel caso dei pazienti oncologici). Al termine della visita, poi, il verbale con il quale si accerta la percentuale di invalidità dovrebbe essere rilasciato entro 60 giorni. Per chi, invece, intende presentare ricorso, ci sono 180 giorni di tempo a disposizione dalla ricezione del verbale.
Nel caso specifico delle domande di aggravamento (che servono per rivalutare la percentuale di invalidità riconosciuta), moltissimi cittadini lamentano la mancata convocazione a visita anche dopo mesi. Nonostante l’esistenza di tempistiche legali, c’è chi aspetta anche 14 mesi! In tali ipotesi, è possibile sollecitare l’INPS o l’ASL con PEC o raccomandata, ricordando il termine di 120 giorni. Ci si può anche rivolgere a un Patronato o a un’associazione di disabili, per chiedere che la pratica venga seguita. Trascorsi 120 giorni senza alcuna risposta, l’interessato può adire il giudice per ottenere quanto chiesto ed, eventualmente, il risarcimento del danno per il ritardo. In ogni caso, non è mai facile avere una previsione dettagliata dei tempi di attesa per il riconoscimento dell’invalidità civile e per l’aggravamento, per questo far sentire la propria voce appare l’unica soluzione possibile.





