Vuoi sfuggire all’aumento dell’età pensionabile? Ecco 3 soluzioni che potrebbero fare al tuo caso

Nel 2027 potrebbe innalzarsi l’età per accedere alla pensione. Ecco come evitare di ritardare l’uscita dal mondo del lavoro.

L’età pensionabile dovrebbe aumentare di 3 mesi a partire dal 2027, per effetto dell’adeguamento alle aspettative di vita. Il Governo, tuttavia, ha comunicato di essere al lavoro per evitare l’inasprimento dei requisiti richiesti per il congedo definitivo.

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Vuoi sfuggire all’aumento dell’età pensionabile? Ecco 3 soluzioni che potrebbero fare al tuo caso (informazioneoggi.it)

Lo scoglio maggiore sarebbe di carattere economico, visto che servirebbero 5 miliardi di euro, somma al momento difficilmente reperibile. Sarebbe, dunque, più sostenibile trovare delle soluzioni in grado di mitigare l’incremento dell’età pensionabile o ridurre il numero dei pensionati. Ma quali sono le migliori?

3 modi per evitare l’innalzamento dell’età pensionabile: scopri se rientri tra i fortunati beneficiari!

L’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni e 3 mesi sembrerebbe inevitabile. Una prima alternativa potrebbe essere introdurre il blocco dei requisiti soltanto per alcune categorie di contribuenti, come gli addetti a lavori usuranti e gravosi. Attualmente, questi lavoratori hanno accesso alla pensione con 66 anni e 7 mesi di età, perché sono stati esclusi dall’adeguamento del 2019 (l’ultimo applicato). Non bisogna, inoltre, dimenticare che sono richiesti anche 30 anni di contributi (senza conteggiare i versamenti figurativi).

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3 modi per evitare l’innalzamento dell’età pensionabile: scopri se rientri tra i fortunati beneficiari! (informazioneoggi.it)

Potrebbe trattarsi di un rimedio per proteggere una determinata tipologia di lavoratori, senza gravare eccessivamente sulle finanze pubbliche. Un altro metodo per scongiurare l’aumento di 3 mesi sia per la pensione di vecchiaia sia per le pensioni anticipate potrebbe essere l’introduzione di una soglia anagrafica, entro la quale le vecchie condizioni rimarrebbero inalterate. In questo modo, l’innalzamento non sarebbe automatico per tutti; ad esempio, i 64 anni di età potrebbero essere istituiti come soglia. Di conseguenza, coloro che nel 2027 avrebbero già questa età non vedrebbero applicate le modifiche e avrebbero l’opportunità di smettere di lavorare con i requisiti attualmente vigenti.

La terza opzione, infine, è quella che farebbe felici un po’ tutti, ma sulla quale c’è ancora bisogno di lavorare a fondo: la riduzione dell’innalzamento dell’età pensionabile. Ad esempio, l’aumento potrebbe essere di un solo mese anziché di tre. In questo modo, le conseguenze sarebbero decisamente mitigate e la novità non verrebbe percepita come una rivoluzione “negativa”. È, per certi versi, una soluzione simile all’introduzione, avvenuta qualche anno fa, della finestra di tre mesi per le pensioni anticipate ordinarie.
In pratica, non verrebbero modificati i requisiti di accesso al pensionamento ma verrebbe predisposto un mese in più di finestra e la prima rata della pensione sarebbe accreditata a partire dal primo giorno del secondo mese seguente quello di compimento dell’età pensionabile. Ma, al momento, nessuna di queste alternative sembrerebbe confermata.

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