DAZN, 7 giorni per pagare o finisci in tribunale. No, non è una truffa: ecco cosa sta accadendo

DAZN ha inviato centinaia di raccomandate che stanno già creando un’atmosfera di allarme e confusione: ecco di cosa si tratta.

Numerosi utenti stanno raccontando sui social di aver ricevuto una raccomandata firmata DAZN, pur non avendo sottoscritto nessun servizio con il noto portale.  Si tratta di una lettera formale, con toni perentori, ce parla di pagamenti entro 7 giorni e di possibili azioni legali. Per questo motivo, a un primo sguardi, in molti hanno pensato si potesse trattare di un tentativo di phishing.

Persona preoccupata, logo DAZN
DAZN, 7 giorni per pagare o finisci in tribunale. No, non è una truffa: ecco cosa sta accadendo – informazioneoggi.it

Dopotutto, non sarebbe certo la prima volta che i malintenzionati utilizzano un nome altisonante, come quello di DAZN, per poter trarre in inganno i malcapitati di turno. Tuttavia la raccomandata che sta circolando negli ultimi giorni è del tutto autentica. Dietro questa comunicazione si cela una vicenda legale dai contorni ben precisi, che affonda le sue radici in un’inchiesta condotta mesi fa.

Perché DAZN sta chiedendo 500€ a centinaia di utenti

Attualmente sono circa 2.000 gli utenti che sono stati raggiunti da una raccomandata di DAZN e nonostante a un primo sguardo lo possa sembrare, non si tratta di un tentativo di estorsione. Anzi, l’azienda si è resa protagonista di un atto di conciliazione nei confronti di coloro che sono stati già identificati e multati dalla Guardia di Finanza nell’ambito di una vasta operazione antipirateria.

Persona pallone in mano
Perché DAZN sta chiedendo 500€ a centinaia di utenti – informazioneoggi.it

L’indagine, condotta dal Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza, aveva smantellato una rete che consentiva la visione illegale di partire della Serie A e di altri eventi sportivi per mezzo di servizi IPTV non autorizzati, ovvero utilizzando quello che nel gergo viene chiamato pezzotto.

Dopo numerosi accertamenti, e con l’autorizzazione della procura, DAZN ha ottenuto l’elenco nominativo degli utenti coinvolti, potendo in questo modo agire in sede civile e chiedere un risarcimento forfettario di 500 euro.

La lettera, datata 26 settembre 2025, offre ai destinatari la possibilità di “chiudere bonariamente” la questione, versando la somma entro sette giorni e impegnandosi a non reiterare la violazione. In caso contrario, la piattaforma si riserva il diritto di procedere con ulteriori azioni giudiziarie.

Il documento, riportato integralmente anche su Reddit, chiarisce che l’iniziativa rappresenta un “tentativo di conciliazione” e non una semplice richiesta economica. DAZN, insieme a Sky, si era già costituita parte lesa dopo l’operazione della Guardia di Finanza, e aveva annunciato l’intenzione di tutelare i propri diritti d’autore anche nei confronti dei singoli utenti finali.

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