Nel 2026 voglio presentare la domanda di pensione, mi conviene chiedere all’INPS o al Patronato? Due metodi che hanno forme e soluzioni diverse

Chi ha intenzione di presentare domanda di pensione nel 2026 deve iniziare a capire come conviene muoversi. 

Una vita al lavoro e poi arriva quel momento, l’attimo in cui la pensione diventa un traguardo abbastanza vicino da vederlo. Si proveranno un mix di emozioni ma la domanda che scatena il panico è “a quanto ammonterà l’assegno?”. Per evitare di farsi trovare impreparati è bene agire subito.

Uomo dubbioso
Nel 2026 voglio presentare la domanda di pensione, mi conviene chiedere all’INPS o al Patronato? Due metodi che hanno forme e soluzioni diverse (Informazioneoggi.it)

Conoscere l’importo dell’assegno pensionistico è importante così come capire quale forma di pensionamento utilizzare. Sono informazioni che bisogna iniziare a reperire in tempo, mesi prima dell’invio della domanda di pensione per evitare problemi all’ultimo momento. I lavoratori che desiderano andare in pensione nel 2026 possono fin da adesso cercare di chiarirsi le idee su quali saranno i contorni di questa pensione.

Tutto questo tenendo conto del fatto che volendo optare per uno scivolo di pensionamento anticipato non è sicuro che esisterà ancora nel 2026 (vedi Quota 103) e che non vi è certezza che alcune regole non cambieranno. Il Governo è al lavoro per cercare di mettere nero su bianco una Riforma delle Pensioni valida che supporti i lavoratori senza togliere troppo alle casse dello Stato.

Due vie per il calcolo della pensione, qual è migliore?

L’INPS permette ai lavoratori di utilizzare il servizio “La mia pensione futura” per simulare la propria pensione. Lo strumento consente di avere un’idea su quale sarà forse la pensione al termine dell’attività lavorativa. Il calcolo, viene specificato dall’ente, si basa sulla normativa attualmente vigente e, quindi, potrebbe risultare errato qualora la Manovra 2026 apportasse modifiche.

Donna al computer
Due vie per il calcolo della pensione, qual è migliore? (Informazioneoggi.it)

Il simulatore presente sul sito dell’INPS è utilizzabile dai lavoratori dipendenti, agli iscritti alla Gestione separata, alla Gestione Dirigenti di aziende industriali e ad altri fondi e gestioni amministrate dall’INPS. Inserendo i dati richiesti il sistema permette di conoscere i contributi versati, di comunicare i periodi di contribuzione mancanti, di conoscere la presunta data di pensionamento, di calcolare indicativamente l’importo della pensione, ipotizzare la sospensione del lavoro e scegliere il fondo su cui basare la simulazione.

Il risultato è puramente indicativo, lo sottolineiamo, ma comunque utile per avere un’idea di quella che sarà la pensione. Conviene andare da un Patronato per ottenere lo stesso risultato? Probabilmente sì perché confrontandosi faccia a faccia con un operatore esperto si potrebbero ottenere consigli su come migliorare la pensione, ci si potrebbe accorgere di errori nei conteggi dei contributi o capire come coprire eventuali buchi per aumentare l’importo dell’assegno. Inoltre si otterrebbero informazioni sul riscatto dei contributi.

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