Blocchi improvvisi del conto corrente: cause comuni e strategie per riottenere l’accesso ai propri fondi.
Da quanto è stato introdotto l’home banking, è possibile accedere al proprio conto in banca quotidianamente, senza la necessita di recarsi presso il proprio istituto di credito.
Tuttavia, ci sono delle situazioni in cui la banca può bloccare – temporaneamente o permanentemente – il contro in banca di un cliente. Con l’account bloccato, l’utente non ha modo di utilizzare i suoi fondi e gli strumenti di pagamento come carte di credito e di debito.
Si tratta di una condizione che può generare disagi e preoccupazione, ma che il più delle volte è dovuta a motivazioni legittime e procedure chiare per risolvere il problema.
Sono principalmente tre i motivi che possono spingere la banca a bloccare il conto corrente di un proprio utente: cautelativi, normativi o giudiziari.È importante conoscere le principali cause per poter agire tempestivamente e ridurre al minimo l’impatto sulla gestione quotidiana delle proprie finanze.
Uno dei motivi più comuni riguarda il pignoramento, ovvero una procedura che scatta quando un debitore non salda un debito, in questi casi il creditore può rivolgersi a un tribunale per ottenere un decreto che autorizza il blocco dei fondi sul conto corrente. È bene ricordare che esistono limiti di pignorabilità volti a garantire un minimo vitale, proteggere pensioni, assegni di accompagnamento e rendite assicurative.
Altrettanto frequente è il blocco del conto corrente per obblighi normativi. La banca è infatti tenuta a sospendere l’operatività dei conti se i documenti dell’intestatario sono scaduti o se non vengono forniti i dati richiesti per la conformità antiriciclaggio. In questi casi, il conto può essere bloccato fino alla presentazione dei documenti aggiornati o alla regolarizzazione delle informazioni richieste, evitando possibili sanzioni per l’istituto.
Ultimo ma non meno frequente è il blocco dovuto a operazioni sospette o al decesso del titolare. Il conto può essere congelato per attività sospette rilevate ai sensi delle leggi antiriciclaggio o per disposizioni giudiziarie, come sequestri o pignoramenti. Anche in caso di decesso del titolare, la banca blocca temporaneamente il conto fino alla conclusione della procedura di successione, garantendo una corretta distribuzione dei fondi agli eredi.
I motivi che consentono alla banca di bloccare un conto corrente sono molteplice e per ognuno esistono soluzione diverse. Tuttavia, basandosi sui motivi più comuni, possiamo identificare quattro startegie d’azione:
È bene ricordare che la durata del blocco dipende dalla complessità della situazione e dalla tempestività con cui vengono adottate le misure necessarie al ripristino della situazione.
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