È stato pubblicato il calendario dei pagamenti delle pensioni del mese di settembre, ma non saranno uguali per tutti.
Conoscere la data precisa dei pagamenti delle pensioni è la preoccupazione che, ogni mese, affligge i titolari. Al riguardo, c’è una regola fissa, ma gli accrediti non vengono effettuati sempre nello stesso giorno, bensì secondo date variabili a seconda del periodo di riferimento.

Il principio generale, infatti, è che i soldi vengano versati il primo giorno bancabile del mese, ma se questo cade di domenica o in un giorno festivo, l’operazione slitta alla prima giornata successiva utile. Per l’accredito diretto su conto bancario, invece, neanche il sabato è considerato bancabile e, dunque, chi ha scelto questa modalità spesso riceve l’importo spettante in un momento differente rispetto a chi ha scelto il pagamento su conto corrente postale. Ma quali sono i giorni designati per i prossimi mesi?
Pensioni: le date ufficiali dei pagamenti
Come abbiamo anticipato, bisogna attendere il primo giorno bancabile del mese per ricevere la pensione, che non può cadere di domenica o in un giorno festivo (per le banche, neanche di sabato). Chi ha scelto di prelevare le somme direttamente presso gli sportelli degli Uffici Postali, inoltre, dovrà rispettare un apposito calendario, stilato sulla base delle iniziali dei cognomi.

Ma quando arriveranno le pensioni negli ultimi mesi dell’anno? Il prossimo pagamento è previsto per lunedì 1° settembre, poi, per mercoledì 1° ottobre. Il 1° novembre (sabato), invece, sarà un giorno festivo e, dunque, l’accredito slitterà alla prima data utile, che sarà lunedì 3 novembre. A dicembre, infine, le somme arriveranno il giorno 1, lunedì.
Per il mese di settembre non sono previsti dei cambiamenti significativi degli importi, a eccezione di coloro che hanno presentato la Dichiarazione dei Redditi entro il 30 giugno 2025 e per i quali è emerso un credito IRPEF, perché riceveranno un aumento. Il pagamento più atteso, ovviamente, è quello di dicembre, quando sarà riconosciuta la tredicesima mensilità.
Per tutti i pensionati la prestazione netta sarà più elevata anche perché verranno meno le addizionali regionali e comunali. Nel mese di dicembre, inoltre, non saranno applicate le trattenute fiscali (ad esempio, quelle per il recupero del debito relativo al conguaglio IRPEF, perché l’eventuale rateizzazione si concluderà a novembre). A ottobre e novembre, infine, non sono previste modifiche rilevanti (almeno stando alle ultime indiscrezioni) e, dunque, si presume che gli importi rimarranno uguali, a eccezione di coloro che dovranno pagare il debito IRPEF e hanno scelto la rateizzazione, per i quali ci saranno delle trattenute sul cedolino.