Grazie al bollettino precompilato IMU, i contribuenti riceveranno l’avviso di pagamento a casa. I vantaggi sono assicurati.
Dimenticare una scadenza fiscale, una tassa o una bolletta è, purtroppo, più semplice di quanto sembri. Per questo motivo, dal 2026 i contribuenti riceveranno il bollettino precompilato IMU direttamente a casa. Il Comune invierà il documento con tutti i dati per il versamento, in modo tale che sarà più semplice adempiere.

L’IMU, anche per il prossimo anno, dovrà essere corrisposta da tutti i proprietari di immobili che non fungono da abitazione principale e che non appartengono alle categorie catastali di lusso A/1, A/8 e A9. Il prossimo pagamento è fissato per il 16 dicembre (saldo) e, prima della scadenza, bisognerà controllare eventuali delibere comunali di modifica delle aliquote. Mentre l’acconto (in scadenza ogni 16 giugno) viene determinato sulla base delle delibere dell’anno antecedente, l’importo a saldo può subire delle modifiche decise dal Comune. Il calcolo dell’imposta dovuta, tuttavia, non è semplice, per questo, grazie al bollettino precompilato, gli interessati saranno notevolmente avvantaggiati.
Bollettino IMU precompilato: dal prossimo anno stop a errori e ritardi
Calcolare l’ammontare dell’IMU presuppone la conoscenza approfondita di alcuni dati e, per evitare di sbagliare, tantissimi contribuenti decidono di farsi assistere da CAF o professionisti, soprattutto se possiedono diversi immobili oppure ci sono situazioni di usufrutto o comodato d’uso. Con il bollettino precompilato, invece, questa problematica verrebbe definitivamente superata.

Sarà il Comune a mandare l’avviso di pagamento direttamente presso le abitazioni dei contribuenti obbligati, con la specificazione degli importi corretti. In pratica, ogni cittadino riceverà l’apposito modulo e dovrà solo controllare che i dati inseriti siano corretti, per poter successivamente provvedere al pagamento dell’imposta. Tra i principali scopi di questa nuova modalità di adempimento, ci sono la lotta all’evasione fiscale e la riduzione degli errori di calcolo. Dimenticare di pagare una rata dell’IMU o farlo secondo un’aliquota sbagliata, infatti, può avere delle conseguenze molto gravi, perché innesca un accurato meccanismo di accertamenti, con l’irrogazione di sanzioni e l’applicazione di interessi di mora.
I Comuni, dal proprio canto, potranno controllare i pagamenti e confrontarli con i dati catastali, per riscontrare eventuali anomalie. Per consentire l’introduzione dell’IMU precompilato già dalla rata di acconto di giugno 2026, stanno lavorando in sinergia il Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’Agenzia delle Entrate, Sogei, il Dipartimento delle Finanze, la Ragioneria dello Stato e PagoPA. Il meccanismo verrà adottato, inizialmente, solo da alcuni Comuni, nell’ambito di un’iniziativa pilota, e, in caso di successo, dal 2027 sarà attivo su tutto il territorio nazionale.