Un errore domestico molto diffuso rischia di far lievitare i costi energetici senza che ce ne accorgiamo.
In molte abitazioni moderne il numero di prese elettriche sembra non bastare mai. Tra caricabatterie, elettrodomestici e dispositivi tecnologici di ogni tipo, la soluzione più pratica diventa quasi sempre la stessa: collegare tutto a una ciabatta multipla. È un gesto semplice, che offre comodità immediata e la sensazione di avere ogni cosa sotto controllo. Ma ciò che a prima vista appare innocuo può nascondere conseguenze inaspettate per il portafoglio e persino per la sicurezza della casa.

Sempre più famiglie si trovano a fare i conti con bollette energetiche crescenti, nonostante adottino accorgimenti come lampadine a LED o l’abitudine di spegnere i dispositivi inutilizzati. Eppure, a volte, la causa non sta nel consumo diretto ma in un dettaglio meno evidente, legato proprio al modo in cui certi elettrodomestici vengono collegati alla rete elettrica.
Perché non collegare elettrodomestici ad alta potenza a una ciabatta
Il problema nasce quando elettrodomestici ad alto consumo energetico, come frigoriferi, lavatrici, forni a microonde o condizionatori, vengono collegati a una presa multipla. Le ciabatte elettriche sono progettate per dispositivi leggeri, come lampade da scrivania, computer portatili o caricabatterie. Non sono invece adatte a sopportare il carico costante e potente richiesto da apparecchi che necessitano di energia continua per funzionare correttamente.

Questo collegamento improprio comporta due conseguenze principali. Da un lato, il rischio di sovraccarico elettrico: i cavi della ciabatta possono surriscaldarsi fino a provocare cortocircuiti o addirittura incendi domestici. Dall’altro, l’aumento della resistenza elettrica, che obbliga l’elettrodomestico a richiedere più energia del necessario, con il risultato di far lievitare la bolletta in modo significativo.
Un esempio emblematico è il frigorifero, sempre in funzione giorno e notte. Se collegato a una ciabatta, ogni ciclo di accensione del motore subisce microperdite di energia che, sommate nell’arco di un mese, possono quasi raddoppiare i consumi. A ciò si aggiunge un ulteriore effetto indesiderato: l’usura accelerata del motore e la possibilità di guasti costosi.
Molti dispositivi, inoltre, continuano a consumare elettricità anche in modalità stand-by. Quando collegati a una ciabatta sovraccarica, questo consumo nascosto diventa ancora più gravoso, aggravando un problema già presente in tante abitazioni. Non sorprende, quindi, che i vigili del fuoco segnalino frequentemente incendi domestici originati proprio da prese multiple usate in maniera scorretta, soprattutto con apparecchi ad alto assorbimento.