I formaggi sono tra gli alimenti più amati dagli italiani, ma alcuni potrebbero creare dei problemi all’organismo in estate.
Il consumo di formaggio è consigliato anche da nutrizionisti ed esperti, per le sue proprietà benefiche. Andrebbe, tuttavia, sempre rispettato il limite settimanale di 100 grammi per i prodotti freschi e i 50 grammi per quelli stagionati.

Ma non tutti i formaggi sono uguali e, soprattutto nel periodo estivo, è essenziale riconoscere quelli che possono continuare a essere consumati senza particolari accorgimenti e quelli che, al contrario, bisognerebbe evitare. Le elevate temperature, infatti, potrebbero comprometterne l’integrità alimentare. Vediamo quali sono i 5 prodotti che dovrebbero essere evitati, per non rischiare danni alla salute.
5 formaggi che andrebbero limitati o banditi dalle tavole nei mesi estivi
Nonostante si pensi alla mozzarella come al cibo estivo per eccellenza, il suo consumo andrebbe fortemente limitato nei mesi caldi. Si tratta, infatti, di un alimento molto delicato, che necessita di particolari condizioni per essere conservato con integrità. Il pericolo delle contaminazioni batteriche è dietro l’angolo! Nel caso in cui ci siano degli errori nella modalità di conservazione, gli effetti indesiderati sulla salute potrebbero essere gravi.

Anche il pecorino fresco non andrebbe comprato in estate. Il motivo risiede nella circostanza che nei periodi di caldo intenso gli ovini producono poco latte e, dunque, i prodotti che si trovano sono stati probabilmente realizzati con alimenti importati oppure pastorizzati e potrebbero non essere sani. Stesso discorso per il formaggio di capra, perché anche questi animali riducono la produzione del latte nel mese di giugno.
Quello che, per tantissime persone, rappresenta una bontà senza eguali, ossia il gorgonzola, potrebbe trasformarsi in un incubo in estate. Perché andrebbe evitato? A causa della sua composizione alimentare, in quanto ricco di grassi saturi e sodio, che possono recare danni all’apparato cardiocircolatorio. Consumare cibi eccessivamente salati quando fa caldo è molto pericoloso, in quanto incrementa la disidratazione, fa salire la pressione arteriosa e causa la ritenzione idrica.
Andrebbero assolutamente vietati in estate, infine, i formaggi a latte crudo, come la fontina, il taleggio, la robiola e il brie. Il loro ingrediente principale potrebbe presentare delle contaminazioni batteriche, con sintomi anche molto gravi. Devono prestare attenzione soprattutto le donne in gravidanza e i bambini piccoli. Secondo le linee guida del Ministero della Salute, inoltre, i formaggi a latte crudo non devono essere consumati dai soggetti fragili, come anziani e immunocompromessi. I rischi per l’organismo, con le temperature elevate, potrebbero aumentare.