Puoi ancora spostare soldi tra i tuoi conti? Quello che devi sapere per non sbagliare

Le ultime voci su limiti ai trasferimenti bancari hanno creato allarme tra i risparmiatori.

Sempre più persone utilizzano l’home banking per gestire le proprie finanze quotidiane: un bonifico rapido, un giroconto per spostare soldi dal conto principale a quello di risparmio, o semplicemente la gestione di più rapporti bancari.

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Tutto appare immediato e sicuro, almeno fino a quando non iniziano a circolare notizie allarmanti su presunti divieti o nuove restrizioni decise dall’Unione europea.

La sola idea di non poter più spostare liberamente i propri risparmi tra conti dello stesso titolare genera inquietudine. Chi possiede più conti correnti, magari per separare spese personali e familiari o per differenziare gli investimenti, teme di ritrovarsi improvvisamente davanti a blocchi imprevisti, limiti nascosti o addirittura sanzioni. Ma cosa c’è di vero dietro queste voci?

Le regole Ue e i trasferimenti tra i propri conti correnti

La buona notizia è che l’Unione europea non vieta i trasferimenti tra conti correnti dello stesso titolare. Né la normativa comunitaria né quella italiana introducono divieti su questo punto: il denaro può continuare a circolare liberamente tra i propri conti, senza limiti particolari.

L’origine della confusione risiede nell’adeguamento di alcuni istituti bancari europei alla direttiva PSD2 sui servizi di pagamento, entrata in vigore nel 2019 e via via completata da nuove disposizioni. In alcuni Paesi, come i Paesi Bassi o la Macedonia del Nord, sono state introdotte misure aggiuntive di sicurezza che hanno dato l’impressione di un divieto generalizzato.

In realtà, ciò che cambia riguarda soprattutto i conti deposito: non è più sempre possibile trasferire denaro in modo diretto tra due conti di risparmio.

La normativa prevede che il passaggio avvenga tramite il conto corrente collegato, che funge da intermediario obbligatorio. Una regola che   e che quindi non rappresenta alcuna novità per i correntisti italiani.

La vera attenzione, quindi, non è tanto sul “se” si possano effettuare trasferimenti, ma sul “come”. Le banche devono garantire maggiore trasparenza e sicurezza, applicando procedure di verifica più rigorose, come l’autenticazione a due fattori.
Questo può allungare leggermente i tempi delle operazioni o richiedere passaggi aggiuntivi, ma non impedisce di fatto di usare liberamente i propri soldi.

Va ricordato, inoltre, che i giroconti tra conti dello stesso titolare non generano alcun arricchimento o perdita reale e quindi non sono soggetti a tassazione diretta. Restano però possibili controlli fiscali nel caso in cui i movimenti risultino anomali o coinvolgano conti cointestati, per verificare l’effettiva provenienza del denaro..

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