Il Ministero del Turismo ha ideato un nuovo strumento per verificare la correttezza degli affitti brevi. Cosa rischiano i trasgressori?
Sono stati intensificati gli accertamenti sui cd. affitti brevi, ossia le locazioni con durata inferiore a 30 giorni. Finora, infatti, la mancanza di un’adeguata regolamentazione ha esposto il settore a un elevato pericolo di evasione fiscale. Per porre un freno a tale fenomeno, il Ministero del Turismo ha introdotto il Cruscotto Operatori Comunali, una sorta di aggiornamento della BDSR, la Banca Dati delle Strutture Ricettive.

La banca dati era già attiva dal 2019, ma ora è stata resa più efficiente grazie alle informazioni incrociate in possesso dei Comuni. Dallo scorso 26 giugno, tutti i Comuni possono richiedere l’accesso al Cruscotto per i propri operatori, per garantire maggiori controlli. Attualmente sono circa 664 mila le strutture italiane registrate, ma questo numero è destinato a crescere. Come funziona il Cruscotto Operatori Comunali e a cosa serve nel dettaglio?
Nuovo Cruscotto Operatori Comunali: addio ai furbetti degli affitti brevi
Il Cruscotto Operatori Comunali è una piattaforma che permette il controllo, in tempo reale, delle strutture ricettive ubicate nei vari Comuni d’Italia. Le funzionalità che mette a disposizione sono numerose, tra cui la geolocalizzazione su un’apposita mappa digitale interattiva, l’identificazione delle strutture senza CIN, l’accertamento dei CIN non verificati e la possibilità di segnalare eventuali situazioni anomale.

Nella banca dati sono contenute le schede digitali degli edifici registrati, con tutti i dati che riguardano il tipo di alloggio, l’ubicazione eil proprietario o il gestore. Tutto ruota intorno al CIN, il Codice Identificativo Nazionale, obbligatorio per tutti. Chi non lo espone nell’immobile e negli annunci pubblicati e comunicati (anche quelli online) rischia l’irrogazione di una sanzione di importo compreso tra 500 e 5 mila euro.
Il nuovo Cruscotto ideato dal Ministero è essenziale per capire se, in un determinato Comune, ci sono degli alloggi abusivi o irregolari e, dunque, rappresenta uno strumento di vigilanza e accertamento per combattere le ipotesi di evasione fiscale. Tale novità si rifà al Regolamento UE 2024/1028, per il quale, entro maggio 2026, gli Stati membri devono adottare metodi all’avanguardia per raccogliere e condividere informazioni sugli affitti brevi.
L’introduzione del Cruscotto è stata commentata con entusiasmo dal Ministro del Turismo Daniela Santanchè, che ha sottolineato come tale intervento faccia parte di una riforma strutturale del sistema degli affitti brevi, già iniziata con l’obbligo del CIN e della BDSR, e che è finalizzata sia a semplificare tutte le operazioni legate alle locazioni sia a tutelare i cittadini, i turisti e gli operatori, in un settore come quello alberghiero di straordinaria importanza.