Se in chiamata senti queste frasi, riattacca subito: vogliono svuotarti il conto

Sempre più truffatori telefonici sfruttano paura e urgenza per ottenere dati o denaro, soprattutto dalle persone anziane.

Ricevere una telefonata da un numero sconosciuto può sembrare un evento comune, ma in alcuni casi rappresenta l’inizio di un tentativo di frode. Secondo le autorità, queste truffe si basano su tecniche studiate per manipolare emotivamente la vittima e indurla a fornire informazioni riservate o trasferire denaro. Il bersaglio preferito dei criminali resta la popolazione anziana, più incline a fidarsi di interlocutori apparentemente autorevoli.

Donna al telefono
Se in chiamata senti queste frasi, riattacca subito: vogliono svuotarti il conto -informazioneoggi.it

I dati della Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti indicano un aumento significativo delle segnalazioni da parte di cittadini over 60 truffati da impostori che rubano l’identità. I malintenzionati sfruttano paura, urgenza e confusione per convincere le vittime ad agire rapidamente, senza verificare la veridicità delle informazioni ricevute.

Truffe telefoniche, le frasi che devono allarmare

Una strategia ricorrente è l’impersonificazione di dipendenti di banche, aziende note o negozi online. Il primo contatto può avvenire tramite telefonata, e-mail o messaggio di testo, quasi sempre accompagnato da un presunto avviso di “attività insolite” o rischi per il conto. Questo tipo di messaggi crea un senso di urgenza e spinge la vittima a fornire dati riservati o a trasferire denaro per “mettere al sicuro” i fondi.

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Truffe telefoniche, le frasi che devono allarmare – informazioneoggi.it

Un’altra tattica molto usata è il falso allarme legale: i criminali si fingono rappresentanti di enti governativi, come l’INPS o l’Agenzia delle Entrate, e avvisano la vittima di un illecito. A questo punto, sottolineano la gravità della situazione e insistono sulla necessità di agire immediatamente. Sotto pressione, molte vittime finiscono per seguire istruzioni che comportano trasferimenti di denaro o la consegna di documenti sensibili.

Non manca il cosiddetto avviso di sicurezza tecnologica. In questi casi, la vittima riceve un messaggio o una chiamata che segnala un presunto attacco hacker al proprio computer o a un dispositivo. Il messaggio include un numero di contatto o istruzioni per ottenere assistenza immediata. Una volta stabilito il contatto, l’interlocutore fornisce indicazioni per “proteggere” i dati, che in realtà portano all’accesso non autorizzato alle informazioni o ai conti bancari.

Tutti questi schemi hanno in comune un elemento: la creazione di un clima di urgenza e paura, combinato con la promessa di un aiuto risolutivo. I truffatori ripetono frasi e procedure collaudate, progettate per disorientare e spingere la vittima a prendere decisioni rapide senza riflettere. Per questo, riconoscere i segnali d’allarme e interrompere subito la comunicazione è essenziale per preservare la sicurezza finanziaria e personale.

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