Molti sottovalutano un rischio nascosto nella vita quotidiana: spesso dietro un malessere cronico si nasconde un nemico inaspettato.
Può capitare di avvertire lievi disturbi e malesseri inspiegabili, quella stanchezza mista a una sorta di influenza che proprio non ci si riesce a spiegare. Quando questo malessere si protrae nel tempo il primo istinto, giustamente, è quello di recarsi dal proprio medico. Tuttavia, non sempre le analisi e i riscontri del medico trovano una spiegazione a quello che, all’apparenza, ha tutta l’aria di essere un raffreddore passeggero o un’influenza stagionale.

In molti casi, si inizia a pensare di avere problemi legati allo stress o all’alimentazione. Le persone più ipocondriache potrebbero pensare di avere malattie rare e difficilmente diagnosticabili, che causino un generale abbassamento delle difese immunitarie. Tuttavia, talvolta la causa di questo malessere è più banale di quello che si possa pensare.
In medicina, un principio fondamentale si riassume nel detto: ‘Se senti gli zoccoli, pensa al cavallo, non alla zebra’. Si tratta di un’applicazione del rasoio di Occam, che ci invita a cercare la spiegazione più ovvia e probabile prima di perdersi in ipotesi complesse. A volte, il pericolo si nasconde proprio negli oggetti che usiamo ogni giorno, diventati parte della nostra routine. E in questo caso, il ‘cavallo’ potrebbe essere proprio il tuo asciugamano.
Gli asciugamani: il pericolo nascosto per la tua salute
Gli asciugamani, per loro natura, assorbono le cose: che sia l’acqua dalle mani, i detergenti spruzzati sui ripiani o le particelle volatili nell’aria, non fa differenza, tutto può sedimentarsi tra le setole dei teli.

Questo significa che, a lungo andare, se l’asciugamano non viene igienizzato e trattato a dovere, rischia di diventare un ricettacolo di germi e batteri. Dunque, utilizzando sempre lo stesso telo, il rischio che si corre è quello di entrare in contatto con queste tossine e ammalarsi.
È bene sottolineare che non tutti i batteri sono dannosi. Basti pensare che il nostro corpo ospita circa 100 trilioni di batteri buoni – i probiotici – il cui scopo è quello di mantenere l’equilibrio biologico. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, i batteri ospitati dagli asciugamani sono dannosi.
Tra questi uno dei più comuni è l’Escherichia Coli, responsabili di vari disturbi gastrointestinali. In uno studio del 2014 a cura di Charles P. Gerba, è emerso che l’89% degli asciugamani da cucina esaminati presentava tracce di batteri coliformi e il 25,6% conteneva E. coli, soprattutto quelli utilizzati per più scopi e lavati raramente.
Sintomi da asciugamano contaminato: i campanelli d’allarme
Utilizzando un asciugamano contaminato, sottolineano su towelsupercenter.com, può causare il sopraggiungere di diverse sintomatologie, come:
- Crampi allo stomaco
- Nausea
- Mal di gola
- rinorrea
- Diarrea
- Febbre
- Vomito

Si tratta di sintomi comuni con l’influenza e, proprio per questo motivo, fuorvianti. Per evitare di contrarre dei batteri nell’utilizzo degli asciugamani è bene attuare alcune semplici strategie:
- Lavare gli asciugamani da bagno dopo 2/3 utilizzi
- Lavare gli asciugamani da viso almeno ogni 2/3 giorni
- Lavare gli asciugamani intimi dopo ogni utilizzo
- Per gli strofinacci da cucina è consigliato un lavaggio approfondito, almeno una volta a settimana
Come igienizzare gli asciugamani
Per mantenere gli asciugamani puliti e igienici, è importante separarli dagli altri capi e adottare metodi di pulizia profonda come lavaggi consecutivi con detersivo moderato, l’uso di aceto bianco e l’abbinamento di bicarbonato di sodio e aceto in due cicli distinti.
Inoltre, è bene evitare l’uso eccessivo di detersivo e saltare l’ammorbidente, che può intrappolare i batteri nelle fibre. Infine, rimuovi gli asciugamani dalla lavatrice subito dopo il lavaggio e conservali in un luogo ben ventilato per evitare la proliferazione batterica.