Rapida e mirata, la truffa telefonica che ti mette nel sacco con sole due parole: scopri come proteggerti.
Quella che può sembrare una semplice chiamata di routine, magari da parte di una voce gentile che si presenta come un operatore della banca, un corriere o persino un parente, può nascondere una delle minacce più insidiose del momento. In un contesto apparentemente innocuo, alcune frasi dette senza pensarci possono diventare il grimaldello per mettere a rischio dati personali, fondi e identità.

Negli ultimi anni, le truffe telefoniche si sono evolute fino a diventare operazioni pianificate nei minimi dettagli da reti criminali. Questi schemi combinano tecniche di ingegneria sociale, strumenti tecnologici avanzati e persino intelligenza artificiale per colpire in pochi istanti. In determinati casi, bastano due semplici frasi per innescare il raggiro.
Le frasi da evitare quando rispondi a questa tipologia di chiamate
Quando si risponde al telefono, soprattutto se dall’altra parte troviamo l’operatore di un possibile call center, siamo disposti a dire tutto pur di interrompere al più presto la chiamata. Tuttavia questa non è sempre una buona idea. Tra gli esempi di espressioni pericolose includono frasi come “Non sono a casa” o “Sono in vacanza”. Se pronunciate a interlocutori sconosciuti, possono indurre il truffatore a creare una situazione di emergenza fittizia. Una delle tattiche più comuni è far credere che sia in corso un tentativo di furto e che sia urgente trasferire denaro per proteggere beni o proprietà.
Il pericolo non riguarda solo queste situazioni. Anche risposte brevi e dirette come “sì”, “corretto” o qualsiasi conferma esplicita possono essere registrate e manipolate. Grazie agli strumenti di clonazione vocale, i criminali possono riprodurre la voce della vittima per autorizzare movimenti di denaro, richiedere credito o interagire con sistemi automatizzati della banca.
Le truffe trovano terreno fertile in periodi come l’estate, quando molti sono fuori casa. L’uso dell’intelligenza artificiale rende possibile riprodurre fedelmente voci e simulare chiamate ufficiali, aumentando la credibilità dell’inganno.
Gli esperti raccomandano di prestare attenzione a qualsiasi chiamata inattesa, soprattutto se richiede di confermare informazioni sensibili come indirizzi, dati anagrafici o nomi di familiari. In caso di dubbio, è sempre meglio interrompere la conversazione e richiamare il numero ufficiale dell’ente che si è presentato.
Per ridurre i rischi, si consiglia di evitare risposte affermative dirette. Al posto di un “sì” si può rispondere con frasi come “Puoi ripetere chi sta chiamando?” o “Chi è?”. Anche se meno cordiali, riducono le possibilità che la registrazione della voce venga utilizzata in modo fraudolento.
Molti smartphone moderni offrono funzioni per bloccare chiamate da numeri sconosciuti o segnalati come spam. Esistono anche app dedicate che avvisano in tempo reale in caso di chiamate sospette. Mantenere il software aggiornato e abilitare l’autenticazione a due fattori per le transazioni bancarie è un ulteriore strumento di protezione.
Se si sospetta di essere caduti in una truffa o di aver fornito informazioni a un interlocutore fraudolento, è fondamentale contattare subito la banca per bloccare eventuali operazioni, modificare le password e avvisare le autorità competenti. Una reazione rapida può ridurre notevolmente l’impatto dell’attacco.